L’AQUILA – “Prendiamo atto delle necessità della Puglia in riferimento alle carenze idriche del proprio territorio, assodato il dovere di solidarietà, ma allo stato attuale credo che la Regione Abruzzo e l’Ersi debbano negare l’autorizzazione a vendere la nostra acqua. Ritengo che anche l’Abruzzo sia comunque in sofferenza e stia subendo le conseguenze negative di mesi avari di neve prima e di pioggia poi, e non possiamo permetterci di cedere neanche un metro cubo di un bene fondamentale come quello idrico. E su questo punto saremo irremovibili, sono certo che la Puglia saprà trovare in altri territori il sostegno necessario, l’Abruzzo oggi non può assumersi tale onere a discapito dei nostri cittadini”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri in riferimento al dibattito aperto sulla richiesta pervenuta dalla Regione Puglia di poter acquistare l’acqua dall’Abruzzo.

La situazione è sicuramente critica e difficile in tutto il paese, in particolare nella fascia centro-sud – ha sottolineato il Presidente Sospiri -. Purtroppo l’emergenza idrica in atto è figlia della cosiddetta ‘tempesta perfetta’: da un lato un inverno asciutto, che ha fatto registrare pochissime precipitazioni nevose, condizione che, inevitabilmente, ha impedito di fare scorta d’acqua anche nelle sorgenti. Subito dopo una primavera e una estate come forse facciamo fatica a ricordare andando indietro con la memoria, ovvero assenza di piogge per quattro mesi consecutivi che, a sua volta, ha ostacolato di rafforzare anche le sorgenti. Tant’è vero che tutte le aziende acquedottistiche abruzzesi stanno da mesi applicando una turnazione sui territori per chiusure notturne dei serbatoi, per rendere disponibile l’acqua nelle abitazioni, nelle aziende, nelle attività pubbliche e private almeno nelle ore diurne, condizione anch’essa fondamentale per una regione che vive prevalentemente di commercio e turismo. E nonostante tali sforzi, comunque abbiamo registrato giorni di grande sofferenza, pensiamo a Pescara stessa che, nei giorni a cavallo di Ferragosto, ha dovuto far ricorso a serbatoi d’emergenza provvisori per garantire ai cittadini di avere un minimo rifornimento. Ora, mentre la Regione Abruzzo sta cercando di gestire la situazione, pianificando investimenti sulla rete regionale per cancellare eventuali perdite, facendo attivare nuovi pozzi, realizzando campagne di comunicazione per sensibilizzare i cittadini a un uso consapevole della risorsa idrica, arriva sui nostri tavoli la richiesta della Direzione Ambiente ed Energia Nuovi Schemi Idrici dell’Acquedotto Pugliese di poter attingere, ovvero comprare, acqua dall’Abruzzo, chiedendo anche di poter procedere ai campionamenti sui pozzi di Bussi per valutarne le potenzialità. Ora, è evidente che non possiamo accogliere tale ipotesi – ha ribadito il Presidente Sospiri -: allo stato attuale l’acqua abruzzese non è vendibile, né cedibile, pur comprendendo le esigenze dei nostri amici pugliesi, pur nel rispetto del principio di solidarietà, ma non è accettabile pensare di imporre ai nostri cittadini rinunce, sacrifici, e poi cedere la nostra risorsa idrica ad altre regioni. E sarà questa la posizione che istituzionalmente difenderemo in ogni modo” – Presidente del Consiglio Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri –