TERAMO – Per la Cooperativa Polis eticità e responsabilità sono stati il faro di quaranta anni di storia, sempre dimostrata con tutti i nostri clienti compresa l’ASP 1 di Teramo, che pur permanendo i gravi inadempimenti dell’ente ai pagamenti pregressi e correnti, anche oltre la riferita data del 31/08/2024, senza avere certezze dei tempi e dei modi per il passaggio delle consegne e non avendo ricevuto alcuna indicazione certa rispetto all’avvenuta individuazione del nuovo soggetto affidatario, essendo stati stremati dal pesantissimo credito vantato di oltre 8 milioni.
Infatti, Polis ha manifestato l’insostenibilità della situazione da tempo e, con dichiarazione di definitiva insostenibilità, con formale diffida del 14/05/2024 di cui l’Ente avrebbe dovuto tenere conto deliberando di procedere all’affidamento in urgenza nel più breve tempo possibile e non solo a ridosso della fine del mese di agosto, considerata anche la scadenza degli ultimi contratti al 31.07.2024.
Nella rinnovata nota del 02 agosto u.s. veniva ribadito l’intendimento a cessare i servizi da tempo in proroga non oltre il termine perentorio del 31 agosto 2024, quale ulteriore estremo impegno, essendo ormai divenuta insostenibile, sotto ogni profilo, l’indecorosa situazione che mette a rischio la cooperativa e tutti i suoi soci.
Essendo maturata la scadenza del riferito periodo di tolleranza degli ennesimi contratti ponte di un affidamento originario risalente al 2014, l’Ente si è limitato ad inviare un documento denominato “Verbale di cessazione dei servizi e affidamento in urgenza dei medesimi servizi presso le Case di Riposo di Teramo: “ De Benedictis “ e “ R. Rozzi” …”, contenente dichiarazioni non corrispondenti, che non possono essere sottoscritte come già espresso all’Ente in copiosa corrispondenza; infatti il documento non si limita ad indicare i tempi di cessazione e dell’assegnazione ma pretende che su tali tempi e tale assegnazione (senza neppure indicare l’assegnatario) vi sia un consenso della cooperativa in totale remissione.
Tale dissenso sui contenuti non condivisi è stato già comunicato all’Ente medesimo, unitamente alla ribadita disponibilità alla prosecuzione nelle more della formalizzazione di un adeguato strumento di gara (così da non ricorrere all’ennesimo affidamento in urgenza e/o ponte) e purché siamo garantiti i pagamenti correnti ed in modo adeguato delle norme debito pregresso. Preme ribadire l’eticità professionale della cooperativa, suo elemento distintivo da sempre che va oltre le schermaglie formali ed i contrasti economici e si preoccupa di svolgere un regolare passaggio di consegne e l’attuazione della clausola sociale a tutela di tutti i soggetti interessati.
Polis protegge gli ospiti e gli operatori perché è fatta di persone che si prendono cura di persone e sicuramente, unitamente a tutte le socie lavoratrici e i soci lavoratori, proseguirà ogni sacrificio sino a che altro operatore economico non subentri, ferme le azioni di rivalsa messe in atto. Polis conferma la propria volontà verso tutti, in primis l’Ente, ma nessuno deve approfittarsi di ciò, per appropriarsi di meriti impropri o per metterci ulteriormente in criticità e/o danno di immagine, oltre che generando quotidiani danni per effetto degli insufficienti pagamenti correnti.
Per queste ragioni, visto che l’ente non aveva onorato il precedente accordo negoziale, il Tribunale ha emesso un decreto ingiuntivo che abbiamo notificato.
Perifrasando quanto sopra se qualcuno ordina dieci mele, ne paga meno di otto ma ne utilizza sempre dieci, cosa si deve pensare? Come si pensa di farci continuare in siffatta costrizione a nostro esclusivo danno e rischio costante – Il Presidente e Direttore Generale Gianfranco Piombaroli