TERAMO – “Riteniamo doveroso intervenire – dichiarano Guevar Maselli, segretario aziendale dell’Anaao Abruzzo (il sindacato dei medici ospedalieri) per l’Asl di Teramo, e Filippo Gianfelice, chirurgo vascolare candidato alla presidenza dell’Ordine dei medici di Teramo per la stessa sigla – smorzando i toni di una polemica sorta in questi giorni su un argomento che ci sta particolarmente a cuore: i buoni pasto previsti per tutti i dipendenti in turno che superino le sei ore di lavoro.
La trattativa sindacale appena avviata e il recepimento della Asl di Teramo (prima tra tutte in Abruzzo) di una recente sentenza della Corte di Cassazione rappresentano un successo sindacale di tutte le sigle coinvolte ma, prioritariamente, dei lavoratori che a queste conferiscono mandato.
Appare chiaro che tutte le numerose trattative pregresse nel corso degli anni avessero vissuto momenti di stallo, dettati soprattutto dalla normativa vigente che non consentiva margini di manovra per l’attribuzione del buono pasto sotto le 7 ore e 20 minuti di lavoro, obbligando così gli stessi datori a non poter conferire gli stessi per i turni di sei ore.
Un moto di accelerazione notevole, forse l’unico possibile, è sicuramente arrivato grazie alla battaglia intrapresa dal Nursind (il sindacato degli infermieri) nel 2016 che ha trovato la conclusione nel 2023 con la sentenza della Corte di Cassazione.
Questa, infatti, ha rivoluzionato la materia non solo da un punto di vista aziendale, ma creando un precedente nazionale che aprirà le porte alle trattative con le aziende sanitarie per l’attribuzione del buono pasto a tutti i dipendenti che superino un turno di 6 ore.
Preme sottolineare che indubbiamente tutti gli attori coinvolti hanno convogliato gli sforzi per aderire al cambio di passo deciso dalla sentenza della Corte di Cassazione, in primis l’azienda sanitaria di Teramo da subito attiva per regolarizzare la posizione dei propri dipendenti, valutando anche gli arretrati, e in seguito tutte le sigle coinvolte che con il tempo hanno spianato la strada affinché maturassero i tempi necessari per effettuare questo cambiamento.
Come sindacato, nella fase delle trattative, saremo ancora più vigili e presenti, allontanandoci dalle polemiche sterili e unendo le forze. Solo in questo modo, potremo continuare a ottenere grandi risultati rappresentando al meglio i lavoratori che nel nostro operato ripongono la loro fiducia.