TERAMO – “Oltre 100 alloggi di Ater e Comune tenuti vuoti a Teramo, un insulto al bisogno di oltre 500 famiglie e persone da anni in attesa nelle graduatorie emergenziali. Chiusi e senza mai un intervento risolutivo. Il 90% di alloggi popolari su un totale di 2600 su tutto il territorio provinciale sono in rovina e necessitano anche di un intervento igienico sanitario da parte della ASL. La Regione Abruzzo che controlla alloggi ERP gestiti dall’Ater, e Comuni non promuove un intervento straordinario sugli alloggi vuoti, finalizzato a consentire alle fasce più deboli di trovare casa e alla città di ripopolarsi e rigenerarsi anche sotto il profilo socioeconomico”. La denuncia arriva dal Segretario provinciale del Sindacato Inquilini Casa e Territorio (SICET) Teramo, Antonio Di Berardo.

“Chiediamo quindi, al Presidente Marsilio alla Sua Giunta e a tutto il Consiglio, un nuovo ‘piano casa sociale’ che possa rispondere seriamente all’emergenza abitativa e maggiori finanziamenti per ristrutturazioni case Erp gestite dall’Ater e Comuni su tutta la provincia teramana – continua la nota sindacale – a fronte della pressante fragilità sociale e della difficile tenuta economica di moltissime famiglie. Ci sono due grandi problemi: il forte aumento dell’emergenza abitativa e la notevole crescita delle persone che si rivolgono ai servizi sociali del Comune, con nuovi bisogni emersi soprattutto dopo il Covid. Due fenomeni che hanno mandato in crisi il sistema, nel primo caso per la mancanza di immobili da affittare sia pubblici sia privati, nel secondo per i fondi insufficienti”.

“Ci troviamo nella situazione in cui non riusciamo a dare una risposta certa ai cittadini che ci chiedono aiuto. Mi sorprende che venga così sottovalutata l’importanza dell’abitare da parte della politica locale e regionale e non solo, anche da parte degli organi di stampa che si limitano a pubblicare o ridurre spazio con una piccola spalletta a tali difficoltà sociali. Viviamo un periodo in cui è difficilissimo l’accesso al credito, anche chi lavora fa fatica a trovare casa. Le scelte di politica centrale condizionano l’operatività dei Comuni infierendo sui cittadini, col risultato che abbiamo sempre più persone per strada purtroppo. C’è totale assenza di visione su quello che è sicuramente uno dei problemi più importanti: oltre al lavoro ogni persona ha la necessità dell’abitare, a qualunque stato sociale appartenga”, conclude Di Berardo.