TERAMO – Le parole dei Consiglieri Fracassa e Salvi sono la migliore raffigurazione possibile della situazione drammatica che vive una forza politica che ha sempre interpretato e confuso l’amministrare con il potere, e che quindi oggi, dopo sei mesi da una sonora sconfitta elettorale che doveva in qualche modo consigliare la meditazione, è ancora fortemente provata e alla ricerca di un proprio ruolo da esercitare nel panorama cambiato.

E quindi capiamo come nella loro miopia e frustrazione possano aver confuso isolamento e coerenza, perché di questo si tratta. Da un lato chi come loro prova a tenersi ancorato a logiche spartitore, in continui intrecci e trasversalismi mirati unicamente a conservare posizioni di rilievo nella speranza di recuperare un giorno consenso; dall’altro, chi come noi ha la forza e il coraggio di rompere vecchi meccanismi che hanno condotto il nostro Comune e la nostra provincia sull’orlo di un precipizio economico, sociale e culturale dal quale con fatica stiamo provando a risalire. Oggi al BIM come ieri al Ruzzo abbiamo indicato la strada delle competenze e della trasparenza, rifiutando ogni complicità con schemi da manuale Cencelli che nulla hanno a che vedere con il ruolo e la funzioni di questi enti, che nulla hanno a che vedere con la salvaguardia dell’interesse collettivo dei Teramani.

Non capiamo invece come si possa in una sola nota inserire una serie infinite di menzogne: il Sindaco e l’assessore Stefania Di Padova sono stati presenti e in prima linea nella battaglia per il trasporto pubblico e contro il caro pedaggi, partecipando a riunioni e assemblee, pubbliche e private, a Roma e all’Aquila; così come è giusto ricordare che l’ordine del giorno approvato in Consiglio Comunale è stato presentato da questa maggioranza, nel silenzio assordante di chi ieri scriveva.

Non sappiamo se davvero il Sindaco D’Alberto provenga dall’oblio come i consiglieri asseriscono, ma se dovessimo guardare al voto e al sentimento dei teramani verso questa amministrazione, forse determinate parole sarebbero più adatte a chi oggi prova con difficoltà e nell’ombra a conservare fette di potere. Noi dal canto nostro voliamo alti, senza farci trascinare in queste misere polemiche, lontane dai troppi problemi che abbiamo ereditato proprio da loro, da chi ci ha preceduto, lontane dalle difficoltà che quotidianamente vivono i Teramani e per le quali ci chiedono soluzioni. Ed è su questo che vorremmo confrontarci con l’opposizione.

 

Andrea Core, capogruppo Insieme Possiamo

Giovanni Luzii, capogruppo Teramo 3.0

Piergiorgio Passerini, capogruppo Teramo Vive

Luca Pilotti, capogruppo Partito Democratico