TERAMO – Dire no a una norma che “spacca il Paese, rendendo più deboli e soli cittadine e cittadini, lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate del Nord, del Sud e del Centro” andando a incidere su temi fondamentali quali la sanità e l’istruzione. Questo è l’obiettivo del referendum abrogativo sull’autonomia differenziata che necessita della raccolta di 500mila firme in 70 giorni. Sul tema si è mobilitato anche il neo costituito Coordinamento Teramano che questa mattina, in piazza Martiri, ha allestito un banchetto per la raccolta firme.
ACLI, ANPI, ARCI, Associazione Antonio Gramsci Abruzzo, AUSER, CGIL, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Demos, Federconsumatori, Giovani Democratici, Guide della riserva del Borsacchio, Insieme Possiamo, Italia Viva, Legambiente Teramo, Movimento 5Stelle, Partito Democratico, Partito Socialista Italiano, Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà, Sinistra Italiana, UDU, UIL, UISP, Verdi, WWF è il larghissimo arco di forze sociali, politiche, sindacali, associative e di tante realtà della società civile e della cultura, ancora aperto a ulteriori adesioni, costituenti il Coordinamento della nostra provincia.
Quello di Teramo è solo il primo dei tanti banchetti che verranno allestiti “nelle feste di partito, negli appuntamenti sindacali, lungo le spiagge e le vie montane delle vacanze, nelle piazze, nelle strade, nei parchi pubblici delle città e nei luoghi di lavoro, oltre alla piattaforma on line”, informano gli organizzatori.
Il quesito referendario: Volete voi che sia abrogata la legge 26 giugno 2024, n.86, “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”?