PESCARA – “Mentre il Governo vara l’autonomia differenziata, che significa decentramento al limite della rottura Paese, guarda caso lo stesso Governo sulle Zes ha fatto esattamente il contrario, accentrando le Zes territoriali in una sola nazionale. Risultato? Non ci sono più le risorse, nodi al pettine, investimenti bloccati. Lo avevamo urlato, nel silenzio assordante di Regione e Confindustria, che solo ora tocca la verità delle nostre denunce“.

Saltano milioni di Euro, e gli imprenditori che si sono fidati dello Stato, confidando nel creduto di imposta, ed hanno investito si troveranno tutto sulle proprie spalle, ora rischiano di non farcela. Una truffa“.

Viene sottovalutato un altro dato. Con la Zes unica, oltre al credito di imposta, è stato cancellato l’abbattimento dell’Ires per dieci anni a favore di chi investiva nel sud nelle aree Zes. Non so se ci si rende conto, che era una spinta incredibile per realizzare ed attrarre investimenti“.

Servirebbe un governo regionale che faccia vertenza a Roma, ma purtroppo abbiamo un tappetino silente che consente ogni abuso contro i nostri interessi“.

L’Arap e Regione dovrebbero subito mappare lo stato dell’arte. Quanti sono gli investimenti che non troveranno copertura con il credito di imposta previsto ( che dal 35% rischia di attestarsi sul 5/6%). Quanti investimenti si bloccanl e quanti non si faranno più. Quale impatto avrà su PIL regionale ed occupazione. Ho la sensazione che il combinato disposto delle diverse situazioni assomiglia ad una bomba che sta per esplodere“.