TERAMO – Si terrà martedì l’esame autoptico da parte del medico legale Giuseppe Sciarra sulla salma della 76enne Franca D’Agostino, rinvenuta cadavere domenica scorsa nell’abitazione di via Arno. L’autopsia dovrà fugare i dubbi su eventuali lesioni sul corpo dell’anziana, trovata in un avanzato stato di decomposizione. L’esame, oltre a chiarire se la donna sia morta per cause naturali o meno, potrà chiarire anche il periodo del decesso: si ipotizzano infatti almeno 4 settimane dal ritrovamento, ma potrebbe essere rimasta anche più a lungo nell’abitazione, con la figlia 44enne Sara che conviveva con lei.

Nel frattempo, nel pomeriggio, il legale della figlia, l’avvocato Daniele Contrisciani, dopo aver fatto richiesta in mattinata al Pm Greta Aloisi, titolare del fascicolo d’inchiesta, di accesso all’abitazione posta sotto sequestro, si è recato in via Arno per  recuperare del vestiario, scarpe e indumenti vari e per portarli alla sua assistita, attualmente ricoverata nel reparto di Psichiatria all’Ospedale di Giulianova.

Sara, attualmente indagata per occultamento di cadavere, resterà altri giorni in Ospedale; nel frattempo, a seguito anche dell’esame autoptico, il magistrato deciderà come procedere nei suoi confronti. Il pubblico ministero dovrà decidere se mandarla a processo o meno, valutando se ci sia stata volontà. Da comprendere anche la sua capacità di intendere e di volere.

Dopo l’autopsia, al vaglio anche gli esami sui dispositivi elettronici: tre cellulari, un pc ed un tablet. Proprio per quanto riguarda l’esame autoptico, la difesa ritiene di non nominare un consulente tecnico di parte. Sara infatti manifesterebbe costantemente il pensiero di non aver fatto del male alla madre, legata com’era quasi a livello simbiotico alla donna. Secondo quanto ha raccontato il legale Contrisciani, lei, sotto shock, sperava davvero che la madre si svegliasse.

La preoccupazione manifestata oggi pomeriggio al legale da parte di Sara, è legata ai funerali dell’anziana; spera che  il servizio sociale del Comune prenda in carico le esequie, non potendo permettersi di pagarle.