TERAMO – Anche il Comune di Teramo vuole il palazzo ex Banca d’Italia di via Carducci, attualmente sede provvisoria degli uffici comunali. “Ma non c’è nessuna conflittualità o concorrenza con la Provincia, anzi”, dice il sindaco Gianguido D’Alberto che valuta positivamente l’inserimento dell’ente provinciale che nei giorni scorsi ha deliberato la volontà di acquisire il palazzo. “E’ importante che un immobile di così grande pregio resti a far parte del patrimonio pubblico”, ha aggiunto D’Alberto.  

Il Comune è in trattava con Banca d’Italia da mesi  – ha spiegato il primo cittadino – e il passaggio in giunta con l’approvazione della delibera d’indirizzo non è che l’ultimo di una serie, in ordine cronologico il terzo, che va ad inserirsi nel complessivo piano di razionalizzazione del patrimonio pubblico e comunale che prevede una serie di alienazioni e acquisizioni. L’acquisto dell’immobile di via Carducci 33  è un pezzo di un quadro molto più ampio”.

Il prezzo di 1.350.000 euro è sempre quello che è stato determinato da Banca d’Italia? “Certo, ma ripeto, noi avevamo manifestato la volontà a Bankitalia già a maggio e poi a luglio e siamo in fase di trattativa che ci porterà a fare tutti i passaggi previsti. In teoria essendo conduttori, cioè pagando un canone d’ affitto, abbiamo il diritto di prelazione”. Il Comune si è trasferito in via Carducci nel 2017 a seguito dell’agibilità di palazzo Orsini.

Perché anche la Provincia ha interesse a valutare l’acquisto? “Io la vedo solo come una cosa positiva”. 

Da parte del Comune invece non c’è solo stata l’azione su Bankitalia, in questi mesi.  “In questo piano complessivo c’è l’indicazione che ho dato relativa all’alienazione degli uffici di via D’Annunzio. C’è poi il rientro negli uffici di palazzo Pompetti, dove attualmente sono in corso i lavori. Nel discorso c’è anche  l’avviso pubblico per i locali da destinare al centro dell’impiego e non è escluso che ci possa essere un ulteriore potenziamento del patrimonio immobiliare. La Regione ha anche delle risorse in tal senso e vedremo quali saranno le risposte del mercato. Attualmente è sospesa la questione dei locali ex banca Tercas in via Carducci. La volontà di prenderli c’è ma al momento la cosa è congelata perché la MCC deve sostenere dei lavori di adeguamento. Ci siamo incontrati in settimana e proseguiremo il dialogo”. 

E Palazzo Orsini, quando si potrà tornare nella vecchia  sede comunale? “Stiamo aspettando che la soprintendenza ci dia una risposta sul progetto definitivo esecutivo, che noi abbiamo già approvato.  Un progetto che con l’adeguamento dei costi supera gli 8 milioni. L’obiettivo è di poter andare a gara prima del 2025”.