PESCARA – “A meno di un mese dalla nostra richiesta di un incontro per discutere del futuro, sicuramente normativo, della mobilità ciclistica in Abruzzo, giunge la convocazione, da parte dell’Assessore Umberto D’Annuntiis, per la giornata di giovedì 18 luglio, presso la sede di Via Catullo di Pescara”. A darne nota è Giancarlo Odoardi, del Coordinamento Fiab Abruzzo Molise. “A distanza di pochi giorni dall’assegnazione degli attestati di Comuni ciclabili a 19 Comuni Abruzzesi – continua Odoardi – con una cerimonia che si è svolta presso l’Abbazia di San Giovanni in Venere di Fossacesia alla presenza delle rappresentanze dei relativi enti,  sarà quella l’occasione per riproporre le sollecitazioni che seguono, già contenute nel documento sottoposto ai candidati alla Presidenza della Giunta Regionale alla vigilia delle ultime elezioni, e in verità ripreso da un simile documento datato 2019″. Dieci i punti della proposta Fiab:
  1. istituire un Servizio regionale per la mobilità ciclistica;
  2. provvedere alla redazione del Piano regionale della mobilità ciclistica;
  3. promuovere e sostenere a più livelli politiche di mobility management:
  4. creare un coordinamento per lo sviluppo del cicloturismo;
  5. pianificare un upgrade funzionale e di segnalamento degli itinerari del Rete Ciclovia Regionale;
  6. promuovere e sostenere una rete di comuni ciclabili (su questo tema FIAB ha approntato uno strumento benchmarking dedicato, denominato proprio “Comuni Ciclabili”);
  7. ragionare sull’integrazione modale oltreché tariffaria e logistica dei trasporti di persone e merci;
  8. prevedere anche un sostegno economico alle aziende che si impegneranno in tal senso;
  9. dare stabilità ai finanziamenti al settore, individuando una specifica voce che sia strutturale nel bilancio regionale;
  10. affiancare FIAB nella funzione di Centro di coordinamento nazionale EUROVELO.

“I richiami alla Legge Nazionale 2/18 nonché alla Legge Regionale 8/13, per citare i capisaldi normativi più evidenti, costituiscono punti di ripartenza per un ampio confronto, in cui includere sia il tema della mobilità urbana che escursionistica e turistica e su cui fondare lo sviluppo della mobilità ciclistica e delle politiche di mobility management”, conclude Giancarlo Odoardi.