TERAMO – Abbiamo vissuto senza un solo patema la certezza dell’iscrizione al prossimo campionato del Città di Teramo; mai avuto dubbi sul fatto che l’iter da dover assolvere prevedeva, anzi quasi “imponeva”, un’alternativa al “Gaetano Bonolis” in gestione Soleia Srl, società che rispetta rigorosamente le regole dalle quali mai deroga, anche se potesse in qualche circostanza.
L’iter che seguirà, altrettanto noto da tempo e che non presenta sopraggiunte problematiche, prevede l’approdo dell’intesa in Consiglio Comunale entro il 31 luglio. E’ sufficiente per non porsi ulteriori interrogativi circa l’esito? Sì, anzi siamo portati a pensare che l’assise civica approvi all’unanimità il “recupero” sportivo dell’impianto senza neppure aggiungere con “la sola unanimità dei presenti“. Quel giorno, infatti, saremo dinanzi ad un momento storico, per una situazione avviata da altri, da altri avallata e da altri consolidata, dinanzi alla qual cosa tutti, oggi, dovrebbero andare oltre la politica spicciola.
Non dovrà più accadere, per intenderci, che si arrivi a patire, nel nome della teramanità più autentica e mai sbandierata, l’isolata “sofferenza morale” vissuta oggi a Notaresco dal presidente Filippo Di Antonio. Sia chiaro che la sua è stata una libera scelta, ma stracolma di significati, perché avrebbe potuto ovviare anche in altro modo se avesse voluto.
E’ stato allora un vero e proprio segnale silente, lanciato alla politica e per certi versi anche alla tifoseria, che il 31 luglio seguirà in presenza i lavori del Consiglio Comunale di Teramo.