L’AQUILA – Parte il tour “El Vestido de Dora” del cantautore italo-argentino Maxi Manzo. Questo progetto, omonimo del documentario vincitore del premio Flaiano di Italianistica del 2022, in onore dell’ambasciatore Luca Attanasio, torna oggi in Italia con uno evento artistico che include video installazioni, danza e musica dal vivo. Lo spettacolo celebra la passione degli italo-discendenti per l’Italia, onorando i loro antenati che lasciarono queste terre in difficili momenti del ‘900, per trovare lavoro e creare nuove vite in altre parti del mondo. Il progetto, diretto da Maxi Manzo (nato in Argentina, a Mar del Plata), e a cui danno il proprio contributo vari musicisti provenienti proprio da quel Paese, fonde la musica sudamericana con i ritmi della musica popolare italiana e suoni elettronici.

La prima tappa si terrà a Roma, nella Casa della Cultura dell’Ambasciata Argentina, con un evento intitolato “Cantar l’Abruzzo nel Mondo”, finanziato dalla Regione Abruzzo attraverso il CRAM (Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo), organizzato dal Sodalizio degli Abruzzesi “San Camillo del Lellis” di Roma, presieduta dal Professor Giuseppe Santeusanio. Il progetto è patrocinato dall’Ambasciata Argentina di Roma. Il tour prevede numerosi concerti in Abruzzo, in Puglia e in Molise, con il supporto di vari Comuni e Associazioni, tra cui l’Associazione Unesco di Galatina (Puglia), la Fondazione Molise Cultura, il Comune di Vasto, il Comune di San Salvo, il Comune di Celano e il Comune di Tornareccio.

Tra gli artisti partecipanti si annoverano Elizabeth Ridolfi (viola), italo-argentina discendente di Fossa, Julián Gándara (direzione musicale, violoncello, charango), Walter Mainetti (chitarra), Julián Manzo (chitarra e organetto abruzzese-molisano) e Belén Valenzisi (scenografia e costumi). La tappa romana del tour vedrà la partecipazione di artisti abruzzesi come il maestro fisarmonicista Danilo Di Paolonicola. Saranno sul palco anche le ballerine Ludovica Manco (danza contemporanea) e Maria Carmen Di Poce (danza popolare del centro-sud Italia).

Tutti i concerti sono ad ingresso libero e gratuito. Si prevede una grande affluenza di pubblico poiché il progetto offre una prospettiva moderna e attuale per raccontare una storia d’Italia che deve essere conosciuta non solo da chi ha vissuto l’esperienza dell’emigrazione attraverso i propri familiari, ma anche dalle nuove generazioni italiane.

È fondamentale comprendere che il legame tra l’Italia e i suoi discendenti all’estero è una risorsa preziosa per tutta la nazione e deve essere mantenuto e valorizzato nel tempo. Questo legame rappresenta una opportunità di scambio e sviluppo di progetti e molte altre iniziative.