PESCARA – “Un altro grande bluff firmato Marsilio e centrodestra: la Fondazione Abruzzo Film Commission, destinata allo sviluppo della cultura regionale, ma mai attivata da chi governa, nonostante la presentazione in pompa magna fatta a gennaio, alla vigilia del voto regionale. Ferma e mai dotata delle risorse per agire, tanto che il famoso logo della Regione comparso nel film di Riccardo Milani, ‘Un mondo a parte’, è stato una gentile concessione del regista, non un sostegno promozionale all’Abruzzo attraverso il cinema. Questo l’imbarazzante stato dell’arte emerso ieri dai lavori della Commissione congiunta dedicata all’argomento, su cui chiederemo subito iniziative all’Esecutivo per attivare al più presto uno strumento pronto, che può creare economia e lavoro”, annunciano i consiglieri regionali Pd Antonio Di Marco e Pierpaolo Pietrucci, firmatari della legge istitutiva nel 2014, a commento dei lavori.
“Uscire dallo stallo significa promuovere l’Abruzzo con i fatti e non solo con la propaganda – incalzano i due esponenti del PD – . Il potenziale della Film Commission è considerevole e non può restare fermo. Per uscire dall’inerzia serve la volontà: c’è tutto, persino lo statuto, ma l’iter si è fermato dopo la DGR 68/2024, in cui si legge che l’organo di controllo è nominato con decreto del Presidente della Giunta regionale ed è composto da tre membri, di cui uno con funzioni di presidente, il mandato dura tre anni e può essere riconfermato una sola volta. Niente più segnali di vita fino alla Commissione di ieri, convocata per esaminare lo stanziamento da attribuire alla Fondazione, un pacchetto di risorse mai attivato da gennaio. Si tratta di una dotazione di 50mila euro e di un’integrazione del fondo di gestione di 350mila euro per il 2024, a cui va aggiunto un ulteriore stanziamento di 600mila euro con decorrenza dal 2025 ‘per ciascuna annualità successiva’. Se si parla con quanti si occupano di cinema in Abruzzo emerge con chiarezza che la mancata erogazione di fondi e l’assenza di un ufficio che contatti le case di produzione, offrendo i vantaggi del territorio e proponendo di girare film qui da noi, di fatto provocano la stasi assoluta della Film Commission”.
“In sostanza è un gigantesco e penalizzante ‘non fatto’. Tutte le belle parole spese da Marsilio sull’importanza del cinema per la promozione turistica e territoriale dell’Abruzzo, erano fiabe elettorali, le stesse circolate anche a seguito dell’uscita del film di Milani al quale va il nostro ringraziamento per aver concesso sul suo film l’utilizzo del logo della Regione, nonostante non sia stata in grado di fare altro che propaganda su uno strumento tanto importante per l’economia della cultura sul territorio”, concludono Di Marco e Pietrucci.