TERAMO – Fossero state delle scelte semplici, non ci sarebbe stato bisogno di tanto tempo. Non lo sono state, pertanto, quelle degli avvicendamenti in Giunta di Ilaria De Sanctis e di Valdo Di Bonaventura: appena 13 mesi or sono erano state le migliori possibili!
Perché esclusi proprio loro?
Hanno motivazioni diverse ed un comun denominatore: a nulla contano più le preferenze che sono state 455 per Ilaria De Santis e 547 per Valdo Di Bonaventura e che Teramo Vive sia senza rappresentanza in Giunta. Ci può stare? Sì, ma è cosa anomala, così come ci sta persino che nella geografia politica del campo largo si debba tener conto del fatto che i 5 Stelle restino in carreggiata con le 197 preferenze di Pina Ciammariconi, che hanno un peso moltiplicatore non teramano sulle volontà però teramane. Esulterà il PD per questo? Non dimentichiamo Graziella Cordone (la prima donna e quarta eletta de In Comune per TE, con 253 preferenze).
Chi è stato soddisfatto su tutti i fronti? Giovanni Cavallari, che due assessorati aveva con Bella Teramo e che da non amico fraterno di Valdo Di Bonaventura (che pure paga, e non poco, la parentesi Azione) due ne mantiene (Alessandra Ferri con 331 preferenze e la neo assessora Miriam Tulli con 211, l’equivalente del 48,57% di De Sanctis ed il 38,57% di Di Bonaventura).
La politica dovrà comunque cambiare in fretta, altrimenti affogherà.
Non ci si lamenti poi del fatto che alle urne il 50% non va più e che se chi esercita ancora un proprio diritto è come se non votasse!