PESCARA – “Presentata la piattaforma del CCNL edilizia, al vaglio, in queste settimane, delle assemblee dei lavoratori per la sua approvazione. Un Contratto che interessa oltre un milione di addetti e che per l’Abruzzo riguarda oltre 20.000 lavoratori impegnati soprattutto nei lavori del PNRR e della Ricostruzione Post Sisma 2009 e 2016. Il settore delle costruzioni ha vissuto e sta vivendo un forte periodo di crescita ed espansione. Con l’aumento dei cantieri è cresciuta anche la richiesta di forza lavoro qualificata che, in mancanza di lavoratori formati, ha saturato la sua domanda con mano d’opera proveniente da altri settori o alla prima esperienza lavorativa e con mano d’opera di lavoratori stranieri appena arrivati nel nostro paese e con scarsa o nulla conoscenza della lingua italiana e del cantiere edile.

Ciò ha significato un calo importante delle qualità delle opere edili svolte, una diminuzione della produttività aziendale a cui le aziende hanno cercato di sopperire accelerando i ritmi lavorativi, e di conseguenza un forte aumento del rischio infortuni nei luoghi di lavoro, che di fatto causa lo scempio delle vittime del lavoro a cui quotidianamente assistiamo. Pertanto il rinnovo del CCNL dell’edilizia oggi deve dare risposte a queste domande: un lavoro sicuro, un luogo di lavoro salubre, un lavoro professionalizzato, un lavoro di qualità. Per far ciò dobbiamo formare tutti gli addetti ai lavori (lavoratori, imprese, autonomi), professionalizzare i lavoratori e riconoscere loro livelli retributivi adeguati, adeguare le retribuzioni alle dinamiche inflattive attraverso una richiesta di aumento della paga base pari a 275 € al mese, il corretto importo per recupero la perdita di potere d’acquisto dei salari dei lavoratori edili.

Per far ciò dovremo potenziare i sistemi di sorveglianza e di prevenzione attraverso i RLST ed i CPT, diffondere la cultura della sicurezza in ogni luogo di lavoro e di cultura, a cominciare dalle scuole, proteggere i lavoratori dalle condizioni insalubri del cantiere (polvere, caldo e freddo, sostanze nocive), utilizzare sistemi di digitalizzazione delle attività per ridurre il rischio infortuni. Dal 1° gennaio 2025, negli appalti pubblici superiori al milione di €, è prevista l’introduzione del BIM, Building for Information Modelling, una procedura che prevede la condivisione del percorso di vita dell’opera edile, dalla progettazione alla fruizione della stessa, l’utilizzo della digitalizzazione e la premialità attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori interessati. La digitalizzazione dell’appalto consentirà di accrescere la sicurezza e la legalità dell’opera, di semplificare la gestione dell’appalto, di migliorare la qualità realizzativa, l’impatto ambientale e sociale, di definirne il ruolo urbanistico e collettivo. Un vero modello di nuova edilizia per accelerare la realizzazione delle opere del PNRR e raggiungere gli obbiettivi fissati dall’UE in termini di transizione energetica e digitalizzazione dell’appalto.

I prossimi anni vedranno il settore delle costruzioni protagonista del processo di ammodernamento del paese, pertanto va perseguita una edilizia di qualità, in grado utilizzare tecnologie e tecniche di costruzione a basso impatto ambientale, riducendo gli sprechi e ottimizzando l’uso dei materiali. In tal modo accresceremo la produttività del settore, qualificheremo le imprese e realizzeremo una edilizia sostenibile. Una siffatta proposta di rinnovo contrattuale, che mira alla crescita ed alla modernizzazione del settore, non può che vedere lavoratori ed imprese concordi verso un nuovo modello di edilizia, in grado di vincere la sfida dello sviluppo sostenibile e della concorrenza sleale attraverso la qualità delle opere, la professionalizzazione dei propri lavoratori e la sicurezza dei cantieri edili”. – FILCA CISL ABRUZZO MOLISE – Il Segretario Generale Giancarlo De Sanctis