“Massima attenzione politica sulla vicenda, perché, se trasformata in realtà, questa idea non tocchi il comprensorio teramano”. È quanto assicura il consigliere regionale e Facilitatore delle Aree Interne Luciano Monticelli in merito alle indiscrezioni secondo cui Enel Spa sarebbe a lavoro per ridurre da 5 a 3 il numero di Posti di Teleconduzione presenti sul territorio italiano, di cui fa parte anche quello di Montorio al Vomano.
“Non conosciamo ancora quali saranno i Punti oggetto della chiusura – sottolinea in proposito Monticelli – ma ovviamente la notizia ci preoccupa, perché quello di Montorio al Vomano costituisce per il nostro comprensorio un Punto strategico e di notevole importanza dal punto di vista della sicurezza. Quello teramano, non possiamo dimenticarlo, è un territorio a elevato rischio sismico, che fa i conti anche con una importante diga e che, per tutti questi motivi, non può fare a meno del Punto di Teleconduzione Enel presente a Montorio al Vomano”.
A renderlo strategico è, infatti, proprio la vicinanza territoriale, che permette di agire tempestivamente in caso di emergenza. “Il PT – continua il consigliere regionale – non si occupa infatti soltanto di gestire a distanza gli impianti di produzione idroelettrica e le opere idrauliche, ma anche di monitorare continuamente tutti gli invasi. Un esempio dell’importanza di questa presenza sul territorio è stata già fornita nel 2017, in occasione della ‘tempesta perfetta’, quando, grazie proprio alla vicinanza fisica al territorio, gli operatori sono stati in grado di agire con velocità e prevenire alcune situazioni in un contesto già moltodifficile”.
A preoccupare è poi, ovviamente, anche l’aspetto relativo all’impoverimento del territorio. “La possibile chiusura del PT di Montorio al Vomano – prosegue Luciano Monticelli – significherebbe anche la perdita di lavoro per i dipendenti coinvolti, senza contare il fatto che, con la sua presenza a Montorio, il PT colloca proprio l’Abruzzo tra le prime regioni per la gestione dell’intera rete. Per tutti questi motivi – conclude il consigliere regionale – vigileremo sulla vicenda in modo da non penalizzare il comprensorio teramano con la perdita di questa importante struttura”