PESCARA – Il presidente regionale di Italia Viva Camillo D’Alessandro, il candidato sindaco di Pescara Gianluca Fusilli, i dirigenti del partito hanno presentato, stamane in conferenza stampa a Pescara, nella sede del Consiglio regionale, una proposta di legge regionale che introduce il conflitto di interesse in materia sanitaria. “Solo nella repubblica delle banane – ha esordito D’Alessandro – può capitare che un contrattualizzato a qualunque titolo con la sanità privata accreditata, cioè che riceve finanziamento pubblico regionale per l’erogazione di servizi sanitari, può essere contemporaneamente decisore pubblico, consigliere regionale o assessore, che decide sulla stessa struttura sanitaria con la quale ha un interesse lavorativo. Si chiama appunto conflitto di interesse”.
“Abbiamo detto che c’è una opposizione nel palazzo ed una opposizione fuori il palazzo, fatta di proposte e di battaglie, noi continuiamo a lavorare. La nostra proposta di legge – spiega D’Alessandro – estende lo stato di conflitto di interesse non solo al dipendente o al contrattualizzato con la struttura sanitaria privata, ma anche consulenti, dirigenti, amministratori e soci. Se la proposta venisse approvata, il giorno dopo consiglieri ed assessori regionali coinvolti devono rimuovere entro 30 giorni la loro condizione in conflitto di interesse. Se non lo fanno la Regione diffida la struttura privata accreditata a farlo. Se inadempiente la Regione revoca l’accreditamento”.
“Oggi stesso – riprende D’Alessandro – arriverà la nostra proposta ad ognuno dei consiglieri regionali, a partire dal Presidente della Regione. Se non dovesse essere calendarizzata ovviamente noi raccoglieremo le firme necessarie e la porteremo comunque in Consiglio regionale. Si tratta di fare una operazione verità, vediamo chi ci sta. Sul caso Quaglieri, al di là degli aspetti legali i cui approfondimenti sono in corso, è allucinante a giustificazione  quanto detto e sostenuto”.
In conclusione D’Alessandro ha commentato la notizia dell’esito del tavolo di monitoraggio sul piano di rientro in sanità: “Addirittura la Verì esulta, io al posto suo mi vergognerei. Se non metti le tasse, e ci mancherebbe pure, vuol dire che si taglieranno i servizi e risorse a partire dai bilanci della ASL. Molto strana l’omissione di 120-130 milioni di deficit in campagna elettorale, ma i nodi vengono al pettine. Il deficit è stato prodotto dagli stessi manager che sono stati prima nominati e poi confermati da Marsilio”.