TERAMO – Nei giorni scorsi è venuto a mancare Giovanni Di Giovannantonio mio amico e compagno . Giovanni è stato un personaggio importante, che ha segnato con il suo impegno, con la sua intelligenza 40 anni della vita politica e amministrativa di Notaresco, della provincia di Teramo e dell’intero Abruzzo.
Lo incontrai per la prima volta in un comizio che tenemmo insieme a Cordesco . Era candidato al consiglio comunale di Notaresco. Sentii subito una grande simpatia per lui e non solo per quelle doti umane che ne facevano un compagno eccezionale. Gli volli bene perché sentivo che era sincero e leale, lontano da ogni forma di opportunismo. La sua umanità era fatta di amore per la vita e per la società, di affetto profondo per la sua famiglia, per i suoi diletti figliuoli e per sua moglie, la signora Maria Gabriella, che aveva conosciuto all’università. Parlando della moglie, mi diceva scherzando : “ caro Tonino, coraggio ! Purtroppo abbiamo sposato due toscanacce “ .
Giovanni è stato un cittadino integerrimo e un sincero democratico. Era un uomo intelligente , preparato , colto. Si era laureato in medicina brillantemente a Siena e si era specializzato in pediatria. E’ stato un professionista di vaglia, stimato e benvoluto da tutti. Disinteressato è stato sempre vicino alle istanze dei più bisognosi. Aveva un carattere estroso, ricco di vitalità. Nutriva un forte interesse per lo sport. La sua passione per il volo ne faceva un punto di riferimento qualificato per tutti i giovani che amavano questa disciplina sportiva . La sua militanza nel PCI fu apprezzata da tutti . Egli fece parte per anni degli organismi dirigenti provinciali. Possedeva una logica ferrea e un eloquio elegante, che carpiva l’attenzione del suo interlocutore. Non parlava mai a sproposito. Aveva molto rispetto degli avversari politici. I suoi interventi erano sempre improntati al rigore e alla correttezza; non erano mai imbevuti di livore, di acredine, di cattiveria. Era amato dai suoi cittadini che – sempre con dovizia di consensi – lo vollero sindaco di Notaresco per due consiliature . Durante la sua lunga permanenza al palazzo di città operò con impegno e rettitudine . Adottò provvedimenti che trasformarono Notaresco e ne fecero uno dei centri più sviluppati della nostra provincia. Giovanni viveva in simbiosi con la gente, soprattutto con i ceti più deboli e bisognevoli di aiuto dei quali sapeva interpretare le esigenze, i bisogni e le aspirazioni.
Per due legislature, dal 1975 al 1985, rappresentò il Partito Comunista alla Regione Abruzzo. Qualificò con dedizione il nostro gruppo consiliare, che divenne protagonista in tutte le lotte operaie, contadine studentesche di quel periodo storico.
Non ci fu vertenza sindacale che non portammo all’attenzione dell’Assemblea Regionale facendole così giocare un ruolo considerevole nei conflitti di lavoro. Attenzione particolare riservammo alla scuola e alla sanità, al settore turistico e a quello dell’artigianato che rappresentavano già allora le attività economiche che avrebbero contribuito a cambiare il volto dell’Abruzzo. Giovanni era un estimatore di Enrico Berlinguer, del quale condivideva pienamente la linea politica del compromesso storico.
Eravamo insieme, ad una iniziativa elettorale in Val Vibrata, quando apprendemmo il primo dispaccio di agenzia su ciò che era accaduto a Padova . Da uomo di scienza, Giovanni mi disse subito: “ Tonino è finita. Non ci sarà niente da fare .” E lo vidi con le lacrime agli occhi.
Giovanni se ne è andato a 93 anni, ma gli affetti non hanno età .
La sua vita è stata intensa e ha prodotto frutti fecondi. Egli lascia un patrimonio politico, etico e morale che tutti i democratici sono impegnati a custodire gelosamente e ad indicare alle nuove generazioni perché su esso costruiscano il loro domani .
Antonio Franchi presidente ANPI Provinciale .