ROMA – Dichiarazione di Silvia Paoluzzi Segretaria Nazionale Unione Inquilini: “Unione Inquilini aderisce ai 4 referendum promossi dalla Cgil contro la precarietà del lavoro perché la questione del lavoro e della casa sono strettamente correlati infatti un lavoro e una casa stabili e sicuri sono fondamentali per la tenuta della democrazia del nostro Paese. I dati Istat sulla povertà del 2023 ci restituiscono il Paese reale, quello ignorato dal governo, quello ormai estromesso dall’agenda politica, che conta 6 milioni di persone in povertà assoluta. Sono 4 milioni i lavoratori poveri, ma costretti a pagare affitti e mutui insostenibili come dimostrano i dati su sfratti ed espropri per mancato pagamento di mutui, dovuti anche a licenziamenti e cassa integrazione.
Ripristinare l’articolo 18, eliminare le varie forme della precarietà del lavoro a termine, impedire la deregolazione dei subappalti che riducono la sicurezza e creano le condizioni degli omicidi sul lavoro, non solo vuol dire ridare dignità ai lavoratori, vuol dire restituire la speranza ai giovani di poter progettare la propria vita. Il libero mercato, come il Job Act, ha provocato sfratti e aumenti insostenibili degli affitti; la carenza di politiche abitative e di case popolari impedisce a centinaia di migliaia di nuclei aventi diritto ad ottenere una casa popolare; la rincorsa speculativa degli affitti brevi provoca ulteriore espulsione della residenza dai centri storici e ormai anche nelle zone semiperiferiche delle città e nelle località turistiche.
I referendum sul lavoro, quindi, riguardano molto da vicino anche i senza casa e i precari della casa.
Per tali ragioni sosterremo i referendum, impegnando le nostre strutture nella raccolta delle firme e in una grande campagna di massa, di confronto e sensibilizzazione sui guasti prodotti dalle politiche neoliberiste nel mondo del lavoro e nelle città”.?