Le parole di Di Maio a Teramo, rientrano nella solita prassi grillina di non fare nulla per risolvere i problemi delle persone ma di limitarsi a indicare un capro espiatorio, che oggi è la burocrazia”. Lo dichiara Stefania Pezzopane, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito delle dichiarazioni di Luigi Di Maio sul terremoto.
“Invece che parlare della burocrazia – continua – Di Maio ci spieghi come mai il governo ci ha messo sei mesi per nominare un sottosegretario e come mai il nuovo commissario, in quota 5 Stelle, si è rifiutato finora di incontrare istituzioni e sindaci e anche di venire in Parlamento. È grave che il governo, in ben 7 mesi, si sia limitato a qualche condono e alla proroga delle misure – e nemmeno tutte – adottate dai governi guidati dal Pd. Gravissimo che Lega e M5S abbiano bocciato quasi tutti gli emendamenti delle opposizioni e, in particolare, quello sulle facilitazioni fiscali per le popolazioni colpite. Tutto questo, nonostante avessero promesso ai terremotati di non far loro restituire le tasse sospese dopo il terremoto e, addirittura, che le avrebbero bloccate per tre anni. Invece, anche nella legge di Bilancio, hanno bocciato emendamento del Pd che prevedeva l’abbattimento restituzione tributi e contributi al 40%”.
“L’incolmabile e vergognosa distanza tra le parole e i fatti fa purtroppo concludere che la visita odierna di Di Maio non era che l’ennesima passerella”, conclude.