TERAMO – “Per conoscere la reale natura del castigo, bisogna entrare in carcere, come è capitato a me di ritrovarmi all’età di ventun anni in una sezione di Alta Sicurezza. Così, scopri di giocare a briscola con persone che sono entrate in carcere prima che tu nascessi e continuano a rimanerci senza mai avere un’ora di permesso premio, e ti raccontano di ergastolani che sono usciti dal carcere solo da morti. Sono storie che testimoniano l’esistenza di un ergastolo pensato per annientare i nemici, mentre i loro figli crescono e invecchiano nell’inutile attesa di vedere il proprio genitore varcare la porta di casa”. Il dibattito sul sistema carcerario italiano riemerge ciclicamente di fronte alle quotidiane sconcertanti notizie di tortura e abusi contro i detenuti, specialmente quelli più vulnerabili, quali minori o psicologicamente fragili. Ben lungi dal rieducare e reintegrare i detenuti, le carceri invece li spingono verso un baratro di disumanizzazione. La retorica politica, che enfatizza pene esemplari e misure punitive più severe, alimenta questo circolo vizioso anziché risolverlo.

Per questo, Domenica 19 Maggio dalle ore 17:30 appuntamento alla Casa del Popolo, per continuare a tenere viva l’attenzione sulla situazione delle carceri italiane e restituire dignità e voce a tutte quelle esistenze che ogni giorno vengono deliberatamente umiliate negli istituti penitenziari.

Lo faremo a partire dal reading teatrale “Detenuti a cielo aperto” di Paola Francesca Iozzi, uno sguardo prezioso e toccante tra le paure, violenze e ingiustizie che è costretto a vivere non solo di chi è detenuto, ma anche chi, dietro le sbarre, ha un famigliare o un amico/a.

A seguire, insieme all’ autore Elton Kalica, presentazione de “La morte di pena viva. Ergastolo, 41 bis e diritto penale del nemico”, un originale e lucidissimo studio sul “carcere duro” in Italia, istituzione in cui oggi trovano compimento e sintesi quarant’anni di scienza repressiva.

Di fronte a tutto questo, sembra doveroso domandarsi quale sia il nesso tra violenza e giustizia, tra vendetta e diritto.

Non possiamo rimanere indifferenti.