SILVI – La terza centenaria silvarola del 2024 Annatonia Spinosi è nata il 10 maggio 1924 a Ciafette, piccola contrada di Cellino Attanasio che allora contava solo 13 famiglie tutte con lo stesso cognome, ma vive a Silvi dal 18 gennaio del 1953 pochi giorni dopo il matrimonio con Giovanni Di Stefano.

E’ ancora pienamente attiva e conserva il piglio della mater familias che è riuscita a mantenere unita e sotto controllo non solo la famiglia ma anche l’azienda Avicola Di Stefano che ha contribuito a creare e a far crescere. Non l’hanno scalfita neppure i due covid e le sei polmoniti contratti negli ultimi tre anni. D’altra parte che fosse una “tosta” l’aveva dimostrato già nel 1928 quando i medici che l’avevano data per spacciata, quando aveva solo 4 anni, dovettero ricredersi clamorosamente.

Ho il rammarico per il fatto che mio marito Giovanni – racconta con grande lucidità Annantonia (detta Antonietta) – è morto giovane nel 2003 (aveva 83 anni!) dopo aver lavorato sodo prima nelle miniere in Belgio dal 1950 al 1954, da dove fu rispedito a casa perché aveva preso la silicosi e poi dal 1955, per 10 anni, in Venezuela. Al suo ritorno gli feci ritrovare, mettendo a frutto i soldi che mi inviava ogni mese, un’azienda agricola già pronta per il successivo grande salto verso la “Avicola Di Stefano”. Abbiamo sofferto e superato non ricordo più quanti momenti di crisi e di difficoltà. All’inizio perché sappiamo tutti che in ogni famiglia ci sono sempre momenti di incomprensioni e, poi, perché venivamo da una guerra disastrosa alla quale seguirono negli anni successivi le varie crisi economiche che hanno caratterizzato la vita del nostro Paese. Ma, con l’aiuto di Dio, con la forza e la determinazione di mio marito e dei mei figli non ci siamo mai arresi e siamo andati avanti. La gioia più grande di questa bellissima giornata – ha confessato Antonietta con gli occhi lucidi per la commozione – è stata vedere attorno a me sereni e gioiosi i tre figli, Enza, Tiziana e Mario, i generi Osvaldo e Silvio, la nuora Cristina, i 10 nipoti e i meravigliosi 7 pronipoti che stanno festeggiando questo mio centesimo compleanno insieme a tanti parenti e amici della nostra contrada di S. Silvestro con musica, porchetta e birra a volontà. Ho sempre tenuto molto ad ospitare chiunque veniva a casa mia, soprattutto i meno fortunati che ho cercato di aiutare per quanto mi è stato possibile. Vedere qui tutta questa gente mi riempie il cuore di gioia e di consolazione”. A chi le chiedeva la “ricetta” per vivere a lungo rispondeva: “non credo alle ricette miracolose. Ho sempre mangiato di tutto, ma senza esagerare, scegliendo cibi genuini

Alla festa ha partecipato anche il sindaco Andrea Scordella che le ha consegnato una targa ricordo a nome dell’amministrazione comunale e il marito della nipote Gabriella, l’assessore al Bilancio Alessandro Valleriani, genitori di Cecilia, settima pronipote della bisnonna Antonietta, nata a febbraio. “Queste – ha detto il sindaco Scordella – sono le feste che mi piacciono e mi commuovono perché danno il senso vero della vita quando è vissuta con pienezza nella famiglia, nel lavoro e nella solidarietà come ha fatto nonna Antonietta, della quale ho ammirato la semplicità, la dolcezza e, persino, l’accattivante ironia con la quale parla di sè e del mondo. E, poi, festeggiare tre centenari nei primi cinque mesi dell’anno significa anche che questa nostra città garantisce ancora un’apprezzabile vivibilità per la qualità dell’ambiente e della vita”.