PESCARA – “Stessi nomi ai posti di comando, stesse fratture in maggioranza, il metodo adottato per l’elezione del presidente del Consiglio regionale e le frizioni che accompagnano la composizione della giunta confermano le priorità del centrodestra: più attenzione a ruoli e poltrone, meno alle esigenze degli abruzzesi. Un dato di fatto confermato dalle scelte per l’esecutivo, dove alcune deleghe sensibili come sanità e agricoltura, che incarnano i più evidenti fallimenti dei primi cinque anni di Marsilio e, insieme, le maggiori priorità che la Regione dovrebbe affrontare, sono rimaste nelle mani dei precedenti titolari. Nessuna discontinuità, nonostante la situazione di stallo in cui si trova l’Abruzzo imponga il cambiamento di strategie, almeno sui comparti più sensibili e non, come abbiamo avuto modo di sentire dal discorso del presidente, il goffo tentativo di giustificare le lunghe liste di attesa, le fughe e gli altri problemi della sanità e non solo, con il fatto che non sono un problema solo in Abruzzo. Non è stato di certo un buon inizio”. Così il segretario regionale del Pd Daniele Marinelli e il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci.
“Da parte nostra riconfermiamo lealtà alle istituzioni regionali e alla comunità di cui siamo rappresentanti, perché eserciteremo un ruolo di proposta, monitoraggio, controllo e, quando necessario, garanzia verso l’azione amministrativa, come abbiamo sempre fatto in questi anni e come faremo per quelli che ci aspettano – ribadiscono i due esponenti del Pd -. Come annunciato, con Luciano D’Amico e le altre forze politiche di opposizione faremo un lavoro costruttivo per l’Abruzzo e a vantaggio di sviluppo, diritti e prestazioni che non sono stati né garantiti, né assicurati dall’amministrazione di centrodestra negli ultimi cinque anni, pur riconfermata al governo della Regione. Buon lavoro anche ai vicepresidenti e segretari tutti, in special modo al vicepresidente Antonio Blasioli che saprà essere un riferimento e anche una sentinella per i consiglieri e i lavori dell’assise”.