TERAMO – Nella nota a margine dell’ex assessore regionale Pietro Quaresimale, i cui contenuti, per quanto amletici, una polemica di un certo spessore la fanno emergere, scrive della propria lealtà che ad altri, evidentemente, sarebbe venuta meno… A chi si riferisce guardando all’ultima tornata elettorale? Cosa si cela dietro a questa puntualizzazione “al veleno”? E candidandosi a Campli lo farà da consigliere o per provare a riappropriarsi della poltrona di primo cittadino? Affiancherà Agostinelli o si frapporrà a lui?

Come leggerete, si ha l’impressione, almeno per noi è stato così, che Quaresimale intenda soltanto, per il momento, smarcarsi ufficialmente dal centro sinistra (che non gli si addice) senza escludere altro, visto che delle interlocuzioni sono in corso e che lo spirito Civico, ovviamente, avrà alla fine il sopravvento. Questa la nota:

Il mio impegno in politica resta e resterà intatto.
E’ la mia passione e continuerà ad essere tale, anche per rispetto delle migliaia e migliaia di persone che avrebbero gradito proseguissi il mio lavoro in Regione.
Ho sempre vissuto la politica con spirito di sacrificio e ritengo che il mio essere soprattutto uomo leale non debba essere sacrificato né da chi non lo è stato, né dai meandri di una legge elettorale anche discutibile.
E’ per questo che nei prossimi giorni deciderò se far parte della prossima competizione elettorale di Campli, forte dell’esperienza amministrativa acquisita nel tempo. Sono in corso, infatti, delle interlocuzioni con cittadini, associazioni e forze politiche per valutare sia i loro contenuti programmatici sia le varie candidature, nel rispetto dello spirito civico che contraddistingue i Comuni inferiori agli 8000 abitanti – Pietro Quaresimale –