Nel 2023 in Abruzzo sono stati spesi 1 miliardo e 469 milioni di euro in beni durevoli: un aumento dell’8,2% rispetto al 2022 che risulta nettamente superiore rispetto alla media delle regioni del Mezzogiorno (attestate attorno al 6,4%). Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Findomestic (Gruppo BNP), in collaborazione con Prometeia, le performance migliori si registrano nel comparto della mobilità, trainato dalla provincia di Chieti dove la spesa sui beni durevoli è stata più incisiva. “Quella in Abruzzo è la crescita più vivace se confrontata con la macroarea di appartenenza”, commenta a proposito Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic. “Il contributo più significativo viene dalla mobilità, con aumenti a doppia cifra per i motocicli (+23,6%), auto usate (+20,8%, 395 milioni di euro di spesa totale) e auto nuove (+19,3%, 325 milioni). Nei beni per la casa restano in crescita solo gli acquisti di elettrodomestici grandi e piccoli (+2,6%), mentre calano il comparto dei mobili (-0,2%, 357 milioni), telefonia (-1,3%) e information technology (-6,3%)”. Lo scarto più evidente rispetto al contesto nazionale si registra nella spesa per le auto usate: l’incremento nella regione (+20,8%) è di quasi due punti superiore alla media italiana (+18,7%). Solido anche l’aumento per i motoveicoli, di poco inferiore alla media nazionale (+24,7%)“.
SPESA PER FAMIGLIA. In generale, le famiglie abruzzesi hanno speso in media per questi beni 2.611 euro. Si tratta di 200 euro in meno in confronto alla media nazionale, ma di 490 euro in più a nucleo in confronto alle altre regioni del Mezzogiorno. A livello provinciale, incide sul risultato anche l’aumento del reddito disponibile pro capite nelle province di Chieti e Teramo, (cresciuti rispettivamente con una variazione del 6,6% e del 5,4% sul 2022), con diretto riscontro sull’aumento della spesa media per nucleo familiare. Nello specifico, a Chieti la spesa per famiglia è stata di 2.615 euro per nucleo mentre a Teramo si arriva fino a 2.640 euro a famiglia. Distante invece L’Aquila, dove il reddito pro-capite rimane il più basso della regione e la spesa per nucleo familiare si ferma a 2.581 euro.
TERAMO 12° PROVINCIA IN ITALIA PER I MOTOVEICOLI, +8% SULLA MEDIA NAZIONALE. Il mercato dei beni durevoli a Teramo ha visto un 2023 positivo, con una spesa in crescita dell’8,2% pari a 345 milioni di euro complessivi. Si tratta anche della provincia con la spesa per nucleo familiare più alta in Abruzzo: 2640 euro (+7,7% sul ’22). Come registrato dall’Osservatorio Findomestic, a fare da traino è il segmento dei motoveicoli, cresciuto del 32,7% con una spesa di 12 milioni: otto punti sopra la media italiana nel comparto (+24,7%) che fa di Teramo la 12° provincia su 107 per crescita nel comparto. Bene anche il settore auto. Per l’usato si sono spesi 87 milioni (+19,6%). Per il nuovo 84 milioni (+18,7%). Nonostante il trend negativo a livello regionale, regge il comparto dei mobili con una flessione dello 0,2% e una spesa pari a 84 milioni nel 2023. Crolla invece l’elettronica di consumo (-28,4%) con un fatturato passato da 13 a 9 milioni. Lievi variazioni in negativo per telefonia e information technology rispettivamente del –1,7% con 32 milioni spesi e -4,7% con 10 milioni – Ufficio Stampa –