TERAMO – Prima di qualsiasi commento, un tributo ad una tifoseria, quella biancorossa, fantastica, che non è venuta meno in un giorno infrasettimanale, a Paternò, ai piedi dell’Etna. Oltre 70 i supporter teramani al seguito, ai quali è stata vietata la trasferta di Vasto, a loro ed a tutti!

In finale approda il Paternò (oggi vittorioso 2-0), anche meritatamente, nonostante la rete in fuorigioco dell’andata (quando terminò 2-1 per i biancorossi) e la prima di oggi che è stata viziata da un netto fallo ai danni del portiere Negro. Il 2-0 è arrivato nel finale, quando la partita aveva da consumare solo il recupero, con il Teramo che era ridotto in dieci dal 63° per il doppio giallo comminato a…? Facile da indovinare, a Ferraioli.

Della partita interessa molto poco la cronaca spicciola; va invece sottolineato che i siculi l’hanno approcciata meglio fino al goal del vantaggio arrivato presto, al 15° del p.t. con Napoli, mentre Negro provava a rialzarsi da terra. Gradualmente, poi, la squadra di Pomante si è ritrovata, ma di grandissime occasioni da rete non ne ha mai avute, se si eccettua una conclusione dal limite di Dos Santos ad inizio ripresa, ben respinta da Romano. Semmai ci fosse stata la possibilità di rimetterla in piedi, comunque, riuscire a farlo in dieci avrebbe avuto il sapore di un’autentica impresa, che infatti non c’è stata, anzi… a tempo praticamente scaduto, in contropiede, è arrivato pure il 2-0 di Asero, che penalizza oltremisura i biancorossi.

Peccato? , ma neanche più di tanto.

Il Città di Teramo resti tranquillo e ricominci a macinare punti in campionato, ad iniziare dalla non facile trasferta di Vasto: la vera meta da conseguire è quella di vincerlo e gli attuali 5 punti di vantaggio, restassero 5 o virtualmente 6 oppure 8, dopo il recupero con l’Angolana di mercoledì prossimo, dovranno permettere alla squadra che più di ogni altra lo meriterà, di tagliare il traguardo dell’agognata Serie D, in due stagioni appena.

Sarebbe un risultato clamorosamente importante e sul quale tutti dovranno restare concentrati.

Adesso una considerazione ce la dovete consentire: vi immaginate cosa accadrebbe a Teramo se al termine di una vittoria, anche del campionato e non di una semifinale, accadesse quello che oggi è successo a Paternò a fine partita (a parte qualche pallone di troppo in campo durante la gara o altri che scomparivano…): guardate che bella invasione di campo, alla fine!

Roba d’altri tempi, che in Sicilia, quindi in pieno territorio italiano,  è permesso e che da questa parti avrebbe forse portato all’ergastolo calcistico… (ekuonews ringrazia la collaborazione di Elisa Leuzzo per il report fotografico)

(da Ufficio Stampa) – PATERNO’ – TERAMO 2-0 (1-0 pt)

PATERNO’ (3-5-2): 1 Romano, 5 Sangarè, 6 Intzidis, 3 Mollica; 2 Napoli, 8 Greco (39’st Viglianisi), 4 Floro (Vk), 7 Maimone (39’st Virgillito), 11 Asero (50’st Messina); 9 Micoli, 10 Belluso (12’st Grasso) – A disp.: 12 Truppo, 15 Catania, 17 Lo Monaco, 18 Giannaula – All.: Raciti.
TERAMO (3-4-2-1): 31 Negro, 27 Furlan (37’st Cutilli), 5 Pepe (K), 4 Cangemi; 7 Massarotti (42’st Mercado), 8 Esposito, 21 Ferraioli (Vk), 3 Sanseverino; 10 D’Egidio (22’st Rei), 11 Tourè; 9 Dos Santos (29’st Santirocco) – A disp.: 1 Di Donato, 6 Cipolletti, 16 Palmentieri, 26 Oses, 37 De Marcellis- All.: Pomante.
Arbitro: Francesco Palmisano di Saronno (VA), assistenti: Cozza di Paola (CS) e Ottobretti di Foligno (PG).
Reti: 15’pt Napoli (P), 47’st Asero (P).
Ammoniti: Ferraioli (T), Massarotti (T), Pepe (T), Asero (P), Mollica (P), Intzidis (P).
Espulsi: Ferraioli (T),
Recupero: 1’pt, 6’st.
Spettatori: 1.200 circa (un centinaio da Teramo).
Report: Sicilia amara per il Diavolo che viene sconfitto 2-0 nella gara di ritorno al “Falcone–Borsellino”, lasciando al Paternò il pass per la finalissima di Firenze.
I biancorossi pagano un approccio passivo in avvio di match che produce la palombella vincente di Napoli al quarto d’ora (proteste biancorosse per una carica al portiere non rilevata dal direttore di gara), sulla quale i padroni di casa costruiranno la propria gara. Da lì in avanti i ragazzi di Pomante reagiscono, prendendo in mano le redini del gioco e
sciupando anche alcune occasioni degne di nota, ma è la discutibile espulsione per doppia ammonizione di Ferraioli a metà ripresa che finirà per condizionare inevitabilmente l’esito dell’incontro.
A Pepe e compagni non rimane che ringraziare il centinaio di impavidi sostenitori teramani scesi in Sicilia nonostante il giorno lavorativo e che, per una cervellotica decisione delle “autorità competenti”, non potranno seguirli a Vasto per la prossima sfida di campionato.