ATRI – Al via il servizio di mammografia con mezzo di contrasto. Il nuovo metodo diagnostico sarà attivo da martedì 26 nella Uosd di Radiologia dell’ospedale di Atri. La Asl di Teramo dunque potenzia la propria offerta sanitaria nell’ambito della diagnostica per immagini attraverso l’introduzione della mammografia con mezzo di contrasto (Cem, Contrast enhanced mammography), metodica di recente impiego che fornisce ulteriori informazioni rispetto alla mammografia tradizionale e alla tomosintesi, a vantaggio della diagnosi della patologia mammaria in ambito oncologico.
“Le Radiologie aziendali sono state oggetto di numerosi e importanti investimenti negli ultimi anni, a vantaggio dell’ampliamento dell’offerta, dell’attuazione di attività finalizzate al contenimento delle liste d’attesa e al consolidamento dei percorsi diagnostico terapeutici (Pdta) – dichiara il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia –. In particolare la nostra Asl è fra le più virtuose per la diagnosi e terapia del tumore al seno: da anni esiste un percorso diagnostico-terapeutico che consente la ‘presa in carico’ del paziente”.
“Le principali indicazioni della Cem – spiega il responsabile della unità operativa di radiologia di Atri, Giuseppe Lanni – sono la stadiazione preoperatoria del tumore al seno, la risoluzione di casi dubbi nei richiami di screening e mammografie cliniche, lo screening in donne a medio e alto rischio, la diagnosi in donne sintomatiche, il controllo della risposta alla chemioterapia neoadiuvante e la gestione delle lesioni mammarie ad incerto potenziale maligno”.
La Cem, che ad Atri sarà eseguita dal radiologo Federico Cerimele, è ampiamente preferita dalle pazienti rispetto alla risonanza magnetica, con la quale condivide informazioni funzionali, perché è caratterizzata da tempi di esecuzione inferiori, è meno rumorosa e consente di superare il senso di claustrofobia avvertito durante gli esami con la risonanza. È una procedura indolore e di semplice e rapida esecuzione che consiste nell’eseguire una mammografia in seguito all’infusione endovenosa del mezzo di contrasto.