SILVI – Silvi si conferma la città dei centenari. A P. Dionisio Lattanzi, che di primavere ne ha vissute 101, ieri si è aggiunta Filomena Paolone, a maggio si aggiungerà Annantonia Spinosi e altre quattro donne si aggiungeranno all’elenco dei centenari nel corso del 2025. Per i 100 anni di Filomena Paolone la “giovane” nonnina che ne dimostra almeno 20 di meno i figli e i nipoti si sono ritrovati al ristorante Bacucco d’oro di Mutignano, dove attualmente la neo centenaria vive con la figlia Franca.
A Silvi Paese Filomena è conosciutissima e benvoluta da tutti i concittadini che la considerano la memoria storica e un autentico personaggio di Silvi per la sua chiara lucidità, per la vivacità e per la sua proverbiale operosità. Una donna che definire eccezionale è riduttivo. Quando aveva 47 anni rimase vedova di Luigi Pelusi, un marittimo di 69 anni da anni imbarcato a bordo di petroliere con le quali ha percorso mari e oceani di tutto il mondo. Ha cresciuto in maniera esemplare, svolgendo egregiamente le funzioni di madre e padre, i sei figli Elisa, Giacomino, Rolando, Michela che vive a Roma, Franca e Domenico morto nel 2010 a soli 69 anni. E’ ancora autonoma, operativa, in buona forma mentale e fisica nonostante, come dice lei con un pizzico di rammarico, “alcuni piccoli malanni dovuti all’età”.
Al sindaco Andrea Scordella, che le ha consegnato una targa a nome dell’amministrazione comunale, ha confessato i segreti della sua longevità. “Non ho adoperato – ha detto la sorprendente ‘Fiuminuccia’ – particolari trucchi per tagliare questo traguardo. Ho vissuto sempre cercando di dare una buona ragione alla mia vita, accettando con serenità, oltre alle tante cose buone che mi ha regalato, anche quelle negative e, persino quelle crudeli come l’immatura scomparsa di mio marito e di mio figlio Domenico. Posso dire che le mie maniche le ho avute sempre rimboccate senza lamentarmi e senza far pesare sui figli i problemi che non sono mai mancati. Ho lavorato tanto, senza risparmiarmi mai, per la mia famiglia alla quale ho dedicato tutta me stessa. Ho evitato eccessi nel mangiare privilegiando cibi genuini e, in particolare, il pesce del nostro mare. A chi mi chiede – ha aggiunto con determinazione la neo centenaria – quali sono i miei prossimi obiettivi rispondo, come dicevano i miei genitori: quelli che Dio vuole. Certo io ce la metterò tutta per stare ancora insieme ai miei figli e per vedere quello che succede a Silvi e nel mondo”.
Filomena Paolone è davvero incontenibile, non solo quando racconta i fatti accaduti nel paese, la guerra e i tanti personaggi che hanno caratterizzato la vita di Silvi negli ultimi 90 anni, ma anche quando narra le storie e le antiche leggende raccontatele dai suoi genitori e dai suoi nonni. Ha ancora una memoria nitida e una capacità di concentrazione da non credere: negli ultimi due mesi ha confezionato con i ferri 44 cappelli e diverse sciarpe lunghe due metri regalandoli a parenti ed amici. Il tutto senza l’uso degli occhiali. Legge ancora bene persino il giornale e guarda con interesse la tv senza alcuna difficoltà, usando, quando si stanca, solo occhiali da riposo. Quando il marito Luigi, che restava lontano imbarcato sulle petroliere per mesi, tornò in paese ebbe la sorpresa di trovare una casa di sua proprietà acquistata da Filomena con i soldi che lui inviava mensilmente e con quello che lei stessa riusciva a mettere da parte grazie ai suoi lavoretti.