In questi giorni sta lentamente calando il sipario sul Natale Teramano. Che è stato, a scanso di equivoci, più che riuscito. Tuttavia, con la stessa mestizia con cui si ripongono negli scatoloni Albero e Presepe per ritrovarsi una casa d’improvviso vuota, ora che le luci si sono spente, anche la città torna ad essere quella di sempre, con i suoi soliti, cronici problemi: raccolta TEAM, sicurezza, ricostruzione, strade dissestate, incuria del verde pubblico…
Perciò, continuiamo a non capire come si possano impegnare risorse ed energia su questioni sovra comunali che nulla hanno a che fare con gli affanni quotidiani dei teramani.
Pensiamo, ad esempio alla mozione redatta dal Consigliere Core, su Mimmo Lucano, discusso sindaco di Riace. Davvero era così impellente onorarlo di tanta attenzione? Davvero bisogna “sottoporre all’attenzione dell’ANCI la questione del modello Riace” dato che è stato proprio tale ente per la prima volta a sottolineare che molte cose non andavano nella gestione dei fondi?
Questione che tra l’altro è ben lontana da una conclusione, visto che la Procura di Locri ha appena confermato un capo di imputazione per associazione a delinquere che aveva lo scopo di commettere “un numero indeterminato di delitti (contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio)”.
Allo stesso modo non capiamo l’ostinazione che ha annunciato la Consigliera De Sanctis a voler ripresentare nelle prossime sedute la mozione sulla cittadinanza “onoraria” o “simbolica” ai figli di immigrati nati a Teramo, ai quali, peraltro, non cambierebbe di una virgola la condizione personale, atteso che, come da costituzione e come da normativa vigente, i minori figli di cittadini stranieri regolarmente soggiornanti, beneficiano di tutti i diritti di cui godono i minori italiani. È bene ricordare alla consigliera e a quanti nel giro di poco tempo abbiano dimenticato, che i Governi Renzi e Gentiloni pur avendone ampia facoltà, la legge sullo ius soli l’hanno affossata.
Sempre in tema di immigrazione, il Sindaco D’Alberto, generalmente attento nel perseguire battaglie legittime, si è schierato contro il Decreto Sicurezza così come molti suoi colleghi. Ai quali va ricordato che gli SPRAR non verranno affatto chiusi, cambierà solo la platea dei beneficiari che sarà costituita da MAGGIORENNI che hanno avuto riconosciuta la protezione internazionale, MINORI con o senza riconoscimento (quindi non cambia nulla) e titolari di permessi di soggiorno SPECIALI ( sono quelli che hanno sostituito il più generico motivi umanitari).
Coloro i quali devono ancora avere il parere dalle commissioni territoriali (richiedenti protezione internazionale) non andranno “in mezzo alla strada” bensì nei CAS, che sono strutture di accoglienza dove ha soggiornato DA SEMPRE la stragrande maggioranza di immigrati.
Per quanto concerne la preoccupazione dei sindaci ribelli sul diniego all’iscrizione anagrafica, va specificato che esso riguarda solo coloro che non hanno avuto ancora il parere dalle commissioni territoriali, che sono quindi in attesa di veder definito il proprio status…Questa condizione garantisce comunque tutti i diritti essenziali, compresa la frequenza scolastica per i minori,visto che comunque viene concesso un “titolo di soggiorno” ove viene specificato il domicilio e che sarà valido anche come documento di identità.
Invitiamo quindi i colleghi consiglieri a non distrarsi su temi magari nobili ed importanti, che spesso si rivelano boomerang e, soprattutto, afferiscono la sfera etica e morale piuttosto che i problemi reali dei nostri concittadini
Li esortiamo a concentrare idee, sforzi, progettualità su quello di cui i teramani hanno bisogno: strade sicure, pubblica illuminazione, ricostruzione celere, sicurezza nelle scuole, sorveglianza, tasse più leggere, ripristino della legalità nelle partecipate. Il Consiglio comunale è l’istituzione più prossima ai cittadini, e ad essi soprattutto deve pensare.