Teramo & il Teramo Calcio: sarebbe naturale che la città e la squadra di calcio della stessa città, costituissero un elemento unico, solido, compatto, granitico. Qui non è così. Magari a Giulianova, sì; nel capoluogo no.
Siamo i primi ad enfatizzare difetti e limiti teramani, errori e magagne, e siamo leader anche nelle diverse correnti di pensiero, laddove le percentuali si sfiorano, quasi si toccano: facciamo bene o male?
Nascondere cose illecite, da chi è deputato a raccontarle, è soltanto censurabile ed è da vili, enfatizzare aspetti “ipotizzati”, però, lo è altrettanto. In un’intervista qualsiasi, magari con un’interlocuzione che non ha nulla a che vedere con la comunicazione, è facile avere il totale controllo delle situazioni. Se dinanzi a te hai un “debole”, insomma, non è la stessa cosa che se ti misuri con un soggetto di altro lignaggio, che magari ti lascia sul posto, a domanda “tendenziosa”, col microfono o con la penna in mano.
Capita; capita spesso, anche a livelli più alti ed a soggetti “migliori”.
Quel che piace poco è il fatto che Teramo, tra tanti primati che la caratterizzano, ha anche quello del “sapersi fare male” come nessun’altra città-capoluogo abruzzese, per restare nei dintorni.
Una riflessione, questa, che ci vede tutti coinvolti, senza colpevoli ed innocenti, colpevolisti o innocentisti.
E’ un fatto. E’ Teramo. E’ la nostra città.