CELLINO ATTANASIO – “Marsilio aveva promesso l’apertura del Poliambulatorio di Cellino Attanasio per Febbraio 2023, poi tanti rinvii, ora siamo a fine Febbraio del 2024, tra pochi giorni si svolgeranno le elezioni regionali e dell’attivazione del poliambulatorio non c’è traccia”. Esordisce così il Consigliere regionale e candidato del Partito Democratico Dino Pepe in riferimento alla struttura sanitaria del comune teramano.
“Insieme al Sindaco di Cellino Attanasio, a partire dal 2022, ho più volte sollecitato l’Assessore Verì e il Presidente Marsilio a definire la vicenda, incassando solo promesse poi sistematicamente disattese, prima fra tutte l’impegno ad attivare la struttura a Febbraio 2023. Una delle tante situazioni paradossali alle quali ci ha abituato questa giunta regionale di centro destra, figlia del disordine e dell’indifferenza: il Comune ha individuato la struttura, di proprietà della Asl, e i Medici di base hanno dato la propria disponibilità a garantire un servizio continuativo, non è comprensibile, quindi, l’immobilismo di anni della Regione”, prosegue Pepe.
“L’apertura del Poliambulatorio di via Taraschi riuscirebbe a garantire servizi efficienti ed aggiuntivi come ad esempio, la possibilità, con personale infermieristico, di effettuare prelievi ematici oltre che l’istituzione di moderni ambulatori dedicati alla pediatria di base e ai medici di medicina generale, a questo andrebbe ad aggiungersi anche l’attivazione dell’aggregazione funzionale territoriale (AFT) – sottolinea Pepe -. Evidentemente per Marsilio il rafforzamento della medicina del territorio è un concetto da convegni e promesse elettorali e non la messa in campo di azioni concrete in grado di sopperire a situazioni di carenza e alle problematiche sollevate dai cittadini”.
“Nonostante l’uscita dal commissariamento grazie alle giunte precedenti e la fine della cartolarizzazione del debito sanitario, la sanità abruzzese versa in condizioni penose e la vicenda di Cellino Attanasio è un esempio tra tanti dell’incapacità di questo centro destra”, conclude Pepe