TERAMO – I sottoscritti consiglieri provinciali Adriani Pietro, Cardinale Lanfranco, Cianella Maria Cristina, Giansante Luciano e Scodella Andrea

Chiedono Ai sensi dell’articolo 19 del vigente Regolamento per il funzionamento del Consiglio Provinciale, vista la particolare rilevanza e la stretta attualità del tema dedicato, che il Presidente sottoponga a discussione e votazione nella odierna seduta di Consiglio il seguente:

“ORDINE DEL GIORNO RISERVA NATURALE DEL BORSACCHIO – INDIRIZZI E PROPOSTE OPERATIVE IL CONSIGLIO PROVINCIALE

Premesso che – la salvaguardia degli interessi legittimi dei cittadini, quelli universali dell’ambiente e quelli particolari e personali all’uso delle risorse agricole per la sussistenza propria e delle aziende (e anche in questo caso a tutela della cura dei terreni prevenendo dissesti e incuria) sono interessi che vanno assicurati entrambi bilanciando le misure; – nello specifico questa tutela e questi diritti possono essere parimenti garantiti rispettando gli iter procedurali e le legge vigenti; – la storia della Riserva del Borsacchio traccia un quadro di azioni confuse e contraddittorie da parte di chi, negli anni, si è alternato alla guida delle istituzioni pubbliche che avrebbero dovuto affrontare i problemi ed è questo che ha arrecato un danno alla Riserva e agli interessi della comunità come dei singoli. Sono state le “regole transitorie” protrattisi ad un tempo inaccettabile a causare conflitti e problemi. La Riserva deve essere gestita attraverso un Comitato di gestione e un Piano di Assetto Naturalistico, gli elementi che fino ad oggi sono mancati – ad essere in discussione, quindi, a nostro parere, non sono né l’estensione né gli obiettivi della Riserva ma i ritardi di chi doveva amministrare, decidere e trovare soluzioni Ritenuto di ripercorrere i passaggi storici e giuridici che ci conducono ad occuparcene in questa sede – approvazione della Legge Regionale n. 6 dell’8 febbraio 2005 dove veniva istituita la “Riserva Naturale Regionale Guidata Borsacchio”, comprendente l’area Cologna-Borsacchio già protetta con la “Dichiarazione di notevole interesse pubblico” e con i Decreti ministeriali dell’11 aprile 1963 e del 25 ottobre 1969. La legge del 2005 conteneva però un errore sulla perimetrazione e fu riformulata l’anno successivo con la L.R. n.11 del 3 maggio 2006. – L.R. n. 27 del 9 agosto del 2006, si permetteva la realizzazione di diverse opere cementizie all’interno della zona di vincolo di conservazione integrale del luogo e del biotipo. Una quarta legge regionale, la n.34 del 1 ottobre 2007, ribadisce che la superficie protetta è di 1100 ettari. – Il 2 ottobre 2008 veniva presentato alla cittadinanza il Piano di Assetto Naturalistico (Pan) della Riserva naturale Borsacchio che prevedeva la realizzazione di nuovi edifici per una superficie di oltre 5 ettari, oltre a varie opere di urbanizzazione. – Il Pan non viene approvato in Consiglio Comunale causa i numerosi conflitti di interesse presenti tra i votanti, e il 27 novembre 2008, con Deliberazione n. 1153, la Giunta Regionale affidava la gestione della Riserva naturale Borsacchio alla Provincia di Teramo che però non ha mai nominato gli organi di gestione. Si apre una stagione di proteste e polemiche sia da parte degli agricoltori e dei proprietari dei terreni sia del mondo ambientalista che chiede tutela e gestione organizzata. – Nel 2015 vista l’inerzia degli Enti Locali la Regione dispone il Commissariamento della Riserva Naturale con la nomina di un Commissario, l’architetto Fabio Vallarola, direttore dell’Area Marina Protetta che porta a termine il compito previsto nominando un Comitato di Gestione e avviando una serie di iniziative – Nel 2017 la Regione prende atto della volontà del Comune di Roseto di riacquisire pienamente e integralmente la Riserva, chiude la fase commissariale e riaffida la Riserva naturale all’Ente locale – A garantire cura, visite guidate, iniziative ci sono i volontari delle Guide del Borsacchio – Bisogna arrivare al 2021, quattro anni dopo, per l’approvazione del PAN da parte del Comune di Roseto con delibera di Consiglio Comunale N. 18 del 04.05.2021 e, quindi si apre la fase di consultazione con la presentazione di decine di osservazioni che dopo una fase istruttoria condotta arriveranno in Consiglio Comunale il 27 gennaio 2024. – Il 29 dicembre 2023, come noto, con un emendamento alla Legge di Bilancio si è intervenuti in Consiglio Regionale riducendo l’area da 1100 a 24,7 ettari; in pratica resta la fascia costiera compresa tra la ferrovia e il mare Tutto ciò premesso Chiediamo al Presidente della Provincia di adoperarsi in nome degli interessi della comunità provinciale e in particolare: – sulla Regione Abruzzo e sugli Enti Locali coinvolti concordando le modifiche che si vogliono apportare ripartendo dal Piano di Assetto Naturalistico adottato dal Comune di Roseto che ha già valutato, con la partecipazione degli esperti di Regione e Comune le decine di osservazioni presentate da cittadini, associazioni, rappresentanti di categoria. – sul Consiglio Regionale affinché, attraverso il lavoro delle Commissioni si arrivi ad una proposta condivisa per evitare che gli inevitabili e annunciati ricorsi aprano un’altra lunga stagione di incertezza. – alla Commissione consiliare regionale competente che potrà ascoltare in audizione le parti coinvolte: associazioni ambientaliste, associazioni di categoria degli agricoltori, portatori di interesse, perché riaprire ora un processo partecipativo, dopo il lavoro fatto sul PAN con le centinaia di osservazioni già valutate, avrebbe solo l’effetto di prolungare i tempi di risoluzione. – sugli organismi competenti affinché vengano attenzionate quelle norme poste in via transitoria e rimaste in vigore per decenni che hanno creato un limbo giuridico e certamente un aggravamento delle procedure amministrative e burocratiche per chi svolge un’attività nella Riserva. Un simile provvedimento avrebbe il vantaggio di stringere i tempi della revisione, e costringerebbe tutti a superare steccati per trovare un terreno d’incontro sul piano operativo e giuridico.

Adriani Pietro Cardinale Lanfranco Cianella Maria Cristina Giansante Luciano Scodella Andrea