TERAMO – Leggiamo che a Nereto l’Amministrazione Comunale ha deciso di dedicare una via a Giorgio Almirante.
Una scelta che desta non poca preoccupazione e contraria alla storia della città in cui si trova un monumento dedicato al presidente partigiano Sandro Pertini. Una comunità, quella di Nereto, che ha concesso la cittadinanza onoraria allo stesso e che gli ha perfino dedicato uno speciale “Premio Sandro Pertini” rivolto ai ragazzi delle scuole elementari e medie di Nereto e di Stella (il paese gemellato in provincia di Savona dove nacque Pertini).
Nella delibera si legge che l’intitolazione della via a Giorgio Almirante è stata peraltro affiancata all’intitolazione di altre vie a personalità quali Enrico Berlinguer.
Giorgio Almirante è stato funzionario del regime fascista durante la Repubblica Sociale Italiana, Almirante ha ricoperto, tra l’altro, la carica di capo di gabinetto al Ministero della cultura popolare.
Come ricorda anche l’ANPI Val Vibrata, negli anni del Ventennio è stato tra i firmatari del Manifesto della Razza che ha aperto la strada alla promulgazione delle leggi razziali e quindi alla fattiva partecipazione del fascismo all’Olocausto.
La storia e la memoria sono estremamente importanti per una comunità.
Mi auguro che l’amministrazione possa riflettere e tornare sui suoi passi. Di persone che hanno fatto del bene ce ne sono tantissime.
Poche le strade dedicate alle donne che hanno fatto la storia del nostro Paese ad esempio.
Sarebbe un bel gesto e avrebbe un gran valore per le future generazioni riconoscerne il ruolo determinante nella lotta di Resistenza e nella conquista dei diritti costituzionali.
(Robert Verrocchio – candidato consigliere regionale del PD)