ROSETO – Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale Francesco Di Giuseppe critica la presenza sul lungomare da parte degli amministratori di maggioranza iscritti ad Azione che al Parlamento Europeo ha votato favorevolmente alla proposta sul “Ripristino della natura”.
<<Se avessero un minimo di contezza di quello che accade oltre il Vomano e il Tordino Nugnes, Pavone, Marcone, Chiarobelli e Addazii sarebbero dovuti rimanere a casa con la coda tra le gambe>> dichiara Francesco Di Giuseppe, capogruppo in consiglio comunale.
<<Bastavano pochi clic, andare a trovare il “file” di votazione della seduta, invece, come loro solito, non hanno resistito all’attrazione delle telecamere, delle sfilate, dei selfie e dei comunicati stampa; dimenticando però che Azione, il partito in cui sono iscritti a blocco in maggioranza e dove è candidato alle elezioni regionali Enio Pavone per il centrosinistra, è rappresentato in Parlamento Europeo dall’eurodeputato Giuseppe Ferrandino facente parte del gruppo Renew Europe che ha votato favorevolmente, nello scorso luglio, a questa scellerata proposta chiamata “Legge sul ripristino della natura” che tanti problemi sta arrecando ai nostri agricoltori. Proposta che vide la ferma contrarietà dell’ECR, eurogruppo di riferimento di Fratelli d’Italia e di cui è Presidente Giorgia Meloni.
Da anni la maggioranza progressista che governa a Bruxelles sta lavorando scientificamente per distruggere un settore che rappresenta per noi un’eccellenza non solo dal punto di vista economico ma anche culturale.
Mi riferisco ad esempio a follie come la proposta di una tassa europea sulla carne o l’imposizione da parte delle multinazionali dei prezzi dei mercati extraeuropei ai produttori di eccellenze enogastronomiche, importazioni di cibi extra-UE senza controllo, tagli alla Pac, equiparazione delle stalle alle fabbriche e via dicendo, temi che oggi portano gli agricoltori giustamente a protestare in massa.
Tutti sanno che come Fratelli d’Italia da sempre ci battiamo contro tali follie ed è grazie al Governo Meloni, al ministro Francesco Lollobrigida e al supporto delle associazioni di categoria che oggi ad esempio non è stato ancora introdotto a livello europeo il Nutriscore e che l’Italia ha vietato il commercio di carne sintetica. Una scelta quest’ultima che siamo stati i soli in UE ad avere il coraggio di fare ma che ora sta iniziando a essere condivisa da tanti altri paesi.
Le proteste degli agricoltori sono sacrosante e non sono un fenomeno isolato anzi già in Germania, Olanda, Francia, Belgio e altri paesi stiamo assistendo a rivolte del mondo agricolo contro le politiche adottate dall’Unione Europea a trazione centrosinistra, di cui Azione è compartecipe.
Nugnes e soci oggi, sul lungomare, avrebbero dovuto semplicemente mettersi un cartello al collo con la scritta in maiuscolo “SCUSATECI”, invece hanno avuto la sfacciataggine di andare a fare campagna elettorale in mezzo al grido di disperazione di una categoria che il loro partito sta contribuendo ad uccidere>> conclude Di Giuseppe.