TERAMO – “La seduta del 31 gennaio del Consiglio Provinciale di Teramo è stata aperta, dopo l’adozione definitiva del bilancio di previsione pluriennale, con la richiesta di rinvio, da parte della Maggioranza di Governo, degli ultimi due punti calendarizzati, dedicati all’urbanistica. Ma non solo. Il Presidente D’Angelo, facendo leva sulla possibilità regolamentare, di argomentare al di fuori dei punti all’odg, su temi di particolare interesse, ha comunicato all’assise la volontà della Maggioranza di portare in disamina e discussione la tematica della Riserva del Borsacchio. Come è avvenuto con gli interventi dei Consiglieri Core, Bartolini, Pavone“. Così, in una nota, il Gruppo Consiliare ‘La Forza del Territorio’ che precisa di aver fatto rilevare, dopo aver ascoltato gli interventi, “in primis, l’irritualità istituzionale nella modalità di comunicazione e successiva trattazione di un argomento così cogente e sentito nell’opinione pubblica, qual è la Riserva del Borsacchio. Rimarcando, di conseguenza, il ruolo politico-amministrativo della rappresentanza provinciale di fatto svuotato, rispetto a tale modus operandi, di ogni possibile confronto dialettico, da un lato. Dall’altro privato del rispetto del dovere di conoscenza degli atti, nonché di informazione, cui ogni Consigliere è tenuto per svolgere al meglio il suo ruolo. A maggior ragione di fronte ad un argomento, si torna a ripetere, così importante”.
“Inoltre il gruppo, con le parole del suo Capogruppo come in quelle di tutti i Consiglieri intervenuti sul tema, ha sollevato la condizione necessaria del rispetto, in seno all’assise provinciale, del principio del contraddittorio tra le parti, evidentemente dimenticato o subordinato alle esigenze della imminente campagna elettorale – aggiungono i Consiglieri del gruppo Lanfranco Cardinale, Pietro Adriani, Maria Cristina Cianella, Luciano Giansante ed Andrea Scordella -. Il gruppo ‘La Forza del Territorio’, tuttavia, ha dato piena disponibilità al confronto sul tema, ma in maniera leale, trasparente e ad armi pari, fuggendo da qualsivoglia sterile condizionamento elettoralistico e preferendo soluzioni dirimenti alla mera polemica politica, ma sempre e soprattutto nel pieno rispetto della costumanza istituzionale. Dinanzi queste sollecitazioni, la discussione si è conclusa con la decisione di convocare un Consiglio Provinciale ad hoc, che si terrà il prossimo 12 Febbraio”.
(immagine di repertorio)