NERETO – A riscontro dell’ennesimo proclama politico del gruppo di minoranza “Insieme per Nereto” è bene specificare che l’aumento delle tariffe non serve per finanziare il debito derivante dal contenzioso bensì per aumentare la % di compartecipazione al costo elevato degli affidamenti dei servizi di trasporto scolastico, asilo nido e refezione.
Ebbene appena ci siamo insediati nel 2018 nella prima consigliatura abbiamo abbassato le tariffe di tutti i servizi e le abbiamo mantenute più basse di tutti gli altri comuni limitrofi.
La rivisitazione delle tariffe (trasporto, asilo e refezione) come ricordato a differenza dei precedenti 5 anni, è un atto dovuto per coprire almeno il 36% del costo sostenuto dall’ente per l’erogazione di tali servizi, così come imposto dalla Corte dei Conti nel caso di potenziali disequilibri.
Faccio un esempio: 80 euro annui per il trasporto scolastico moltiplicato per il numero di iscritti al servizio intorno ai 200 bambini = 16.000 euro a carico delle famiglie (in bilancio la media delle entrate è intorno ai 6.000 euro) a fronte del costo del servizio pari a 120.000,00 euro finanziato per differenza da risorse di bilancio.
Con gli adeguamenti: ipotizzando e calcolando l’importo medio più basso rispetto alle fasce di reddito ISEE ossia di 200 euro annui e sottolineo annui (e rateizzabili) x 200 bambini = 40.000 euro a carico delle famiglie, la differenza continua a essere finanziata da risorse di bilancio.
È bene informare le famiglie che i consiglieri del gruppo di minoranza “Insieme per Nereto” presenti in Consiglio Comunale per l’approvazione del bilancio hanno fatto scena muta, senza proposte propositive e/o alternative. La discussione in Consiglio Comunale per l’approvazione del bilancio di solito durava ore e ore, non è stato così questa volta e se non fosse stato per il mio intervento e quello dell’assessore al bilancio il consesso sarebbe durato pochi minuti in quanto non ci sono stati interventi da parte dei consiglieri che invece si dilettano a strumentalizzare e fomentare attraverso l’utilizzo di comunicati stampa ridicoli, come quelli a pagamento della campagna elettorale.
È bene informare i consiglieri del gruppo di minoranza “Insieme per Nereto” sempre pronti all’intervento politico privo però di competenze sulla gestione amministrativa ed economico-finanziaria, che senza l’abnorme esposizione debitoria riguardante gli espropri della nuova zona produttiva, così pure senza la casareccia, illegittima e incancrenita gestione del personale a tempo determinato, anche questa foriera di risarcimenti per centinaia di migliaia di euro, non ci sarebbero stati gli adeguamenti delle tariffe dei servizi a domanda individuale.
Le sopraindicate passate gestioni politiche hanno assunto i contorni di una sorta di ricettacolo di ogni stortura, dove non sta a noi individuare le precipue responsabilità tecniche, amministrative e contabili, noi abbiamo invece il compito di risolvere le problematiche, come le abbiamo sempre risolte pagando, come Comunità tutta, debiti fatti da altri e gestendo al meglio problemi generati da altri, ad esempio evitando l’apertura del famoso impianto di rifiuti liquidi che qualcuno, al contrario, voleva agevolarne l’apertura e che conosceva molto ma molto bene.
Occorre ricordare al gruppo di minoranza che la consueta lezione di teoria sulla corretta gestione amministrativa del loro “modello” ex sindaco che citano sempre, vanto da esportare al mondo, cozza con i provvedimenti e le posizioni, che all’epoca degli espropri pazzi, venivano condivisi in forza dei ruoli amministrativi e politici di primo piano rivestiti.
La polemica del gruppo di minoranza sull’adeguamento strutturale delle indennità degli amministratori locali, che riguarda 7896 comuni e quindi tutti gli amministratori locali non solo quelli del comune di Nereto, disposta e finanziata per Legge dello Stato durante il Governo Draghi e votata anche dal PD e M5S, è la conferma della totale incompetenza del gruppo Insieme per Nereto che ignora che la parte di aumento delle indennità essendo finanziata dalla Stato è un contributo dedicato che non impatta sul bilancio e se non utilizzato occorre restituirlo, per essere più chiari non si può utilizzare per finanziare altri capitoli di bilancio.
La contumelia sul “buon esempio” connesso all’adeguamento dell’indennità assumere toni parossistici e palesa, semmai ce ne fosse ancora bisogno, enormi limiti, un’esternazione puerile, piena di niente e sintomo di totale assenza di contenuti è come dire, vista la situazione, non paghiamo i dipendenti, i fornitori, la corrente elettrica e proponiamo che gli amministratori diano il buon esempio rinunciando al compenso previsto per legge.
Sul punto ricordo altresì al gruppo di minoranza che il buon esempio degli amministratori è sinonimo di impegno costante e finanche del possesso di qualche competenza, poi per quanto riguarda la filantropia, un tema a me assai caro, ciascuno di noi dovrebbe fare l’esame di coscienza e praticarla liberamente con gesti significativi, privati e soprattutto privi di clamori.
L’amministrazione e il sottoscritto, pur impegnati quotidianamente in problematiche di ordine infinitivamente più serio, per le quali ci aspettavamo delle proposte dalla minoranza e soprattutto la condivisione dei problemi, abbiamo comunque lavorato di concerto con gli uffici alla necessità di rimodulare l’impianto di bilancio, al fine di una corretta gestione in linea con la normativa e quindi accantonando una parte di risorse per finanziarie il debito milionario derivante dai contenziosi, così pure indirizzando ulteriori risorse innanzitutto da destinare all’aumento del costo della compartecipazione del piano distrettuale sociale di zona dell’Unione dei Comuni, servizi di assistenza sociale importantissimi ma onerosi per le casse dell’ente, come pure abbiamo dovuto rimpinguare i capitoli per la spesa energetica degli edifici pubblici e della pubblica illuminazione i cui costi sono aumentati in modo esponenziale.
A breve l’amministrazione comunale organizzerà un’assemblea pubblica per dettagliare a tutta la nostra Comunità le azioni messe in campo per affrontare insieme queste nuove sfide.
Sappiamo cosa fare e l’obiettivo è quello di azzerare il contenzioso e ripartire serenamente più forti per una Nereto che continua a crescere.