TERAMO – Lo abbiamo visto uscire nella ripresa dal rettangolo di gioco, domenica scorsa, dopo una caduta. Nessuno poteva immaginare che dietro all’impatto con il terreno di gioco, Alfonso Pepe avesse reciso una piccola arteria del bacino, con tutte le conseguenze del caso.

Perdendo sangue, senza ovviamente accorgersene, nel giro di poche ore si formava un vasto ematoma; da qui il ricovero in ospedale e l’intervento chirurgico nella notte tra domenica e lunedì, risolutivo.

Il capitano biancorosso, che ha rischiato serie complicazioni, sta bene ma è tuttora ricoverato al “Mazzini” ove resterà ancora per qualche giorno, anche per recuperare i valori corretti dell’emoglobina.

Per lui si profila almeno un mese di fermo, ma la stagione potrebbe anche essere considerata a rischio.

Inutile sottolineare che siamo dinanzi ad un atleta davvero poco fortunato, che non più tardi di circa due mesi fa era stato sottoposto ad un intervento chirurgico per la riduzione della frattura dello scafoide della mano destra e che agli inizi della carriera, a Celano, nel 2006, accusò una trombosi ad una spalla, restando fermo un anno e mezzo. Quell’infortunio ne precluse una carriera certa, ai massimi livelli.

In questo momento, ne siamo certi, tutti gli sportivi biancorossi gli sono vicinissimi, ad iniziare dai compagni di squadra e dallo staff, dirigenziale e tecnico.

A Giulianova, domenica, tutti giocheranno anche, e forse soprattutto, per il loro capitano, al quale tendiamo la mano anche noi, come faremmo se l’avessimo dinanzi.

In bocca al lupo, Alfonso!