L’AQUILA – “Il riconoscimento dello stato di calamità per il comparto agricolo è una buona notizia per l’Abruzzo, ma lo sarà completamente quando avremo certezza anche delle risorse messe a disposizione dal Governo per i nostri agricoltori danneggiati. Da mesi siamo al fianco di migliaia di imprese piegate dal maltempo della scorsa primavera e da mesi chiediamo sostegni, risorse e supporto per il comparto primario, che sono arrivati solo dopo il Consiglio regionale straordinario di fine ottobre chiesto dal Pd e dalle altre forze di centrosinistra. Un’iniziativa che ha dato una decisa accelerazione anche alla richiesta di riconoscimento dello stato di calamità da parte della Regione, inviato a metà novembre e che oggi l’Abruzzo incassa, anche se con più di un’incognita”, il commento del capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci alla notizia arrivata ieri dal Ministero.
“Un risultato c’è, a breve i nostri agricoltori potranno richiedere i fondi in via ufficiale, dichiarando i danni subiti – precisa Paolucci -. L’incognita, però, riguarda gli importi a disposizione, non essendo l’Abruzzo l’unica regione a cui vanno ed essendoci solo 300 milioni nel fondo nazionale a cui attingono tutte le emergenze, non solo quella agricola. Una cifra risicata, considerato che l’importo stimato dei danni avuti da tutte le regioni arriva a 1,5 miliardi di euro. Dunque continueremo a sollecitare la Regione Abruzzo perché il nostro settore primario venga tutelato e possa rialzarsi, ringraziamo le associazioni agricole che sono state per noi non solo riferimento importante affinché si arrivasse a un risultato, ma anche soggetto di tutela, perché la politica potesse fare la sua parte e dare ascolto alle giuste istanze di migliaia di agricoltori in estrema difficoltà. Grazie a questa positiva sinergia e attraverso il Consiglio straordinario abbiamo ottenuto fondi che la Regione non aveva stanziato, oltre 12,7 milioni di euro di cui 5.2 immediatamente disponibili e che, insieme a quelli dello stato di emergenza, restituiranno respiro a tantissime imprese. Vogliamo credere che la concessione da parte ministeriale derivi dall’urgenza, per questo chiediamo con forza che siano chiare anche le risorse a disposizione a copertura dello stato di emergenza, per non correre il rischio che tale novità finisca fra gli annunci a effetto della incalzante campagna elettorale per il voto di marzo”.