TERAMO – Una conferenza stampa fiume ma lineare e concisa, quella del candidato consigliere alla Regione Abruzzo Dodo Di Sabatino sulla gestione dei parcheggi a pagamento.
Partendo dalla disamina sui numeri, tra costi e ricavi, l’ex assessore al Bilancio del Comune di Teramo ha rimarcato come lo stesso Ente non abbia alcun ritorno di “Royalties”, a fronte dell’utilizzo di un bene pubblico. “L’utilizzo non garantisce nessun introito alle nostre casse comunali. E’ un’operazione a saldo zero“. Di Sabatino lancia un affondo politico sulla convenzione. “Sono malizioso forse, ma vuoi vedere che quando qualcuno ha predisposto la convenzione non sapesse che al 31 dicembre del 2023 non scadesse il Superbonus? Dov’erano gli uffici comunali? Hanno consentito una compensazione integrale delle royalties rispetto ad un meccanismo integrale della convenzione che li azzera completamente. Quindi 140.000 euro il Comune non li prende ma dà tutti gli stalli al privato“.
Un altro aspetto importante è poi quello relativo dei ricavi sul conto economico.
In conclusione Di Sabatino, dopo la parte tassonomica, ha sottolineato la contrarierà alla convenzione e al Pums in ottica generale. “Un centro svilito, con tre eventi tellurici, senza un piano di decoro e di riqualificazione, senza una politica di incentivazione che vada incontro ai commercianti. Questa di fatto è una chiusura del centro storico liberticida tesa a svuotare il centro cittadino, rendendo più semplice lo scivolamento a valle della città verso San Nicolò. Il sindaco è nudo. Ce lo dicesse che oramai l’obiettivo è solo quello di accogliere fast food e trashfood. Questo è un processo di argentinizzazione, di sudamericanizzazione che porta i centri storici a luoghi in cui si consuma soltanto un pasto o un panino“.
L’obiettivo per Di Sabatino è revocare la convenzione con il gestore dei parcheggi e la relativa bozza del Pums. “Una vessazione di questa barbarie ha un solo rimedio: la revoca“, ha detto apponendo la prima firma. Avviata dunque la raccolta: “Inizio da oggi la battaglia che ha una dignità e che va vantaggio di una categoria produttiva che paga le tasse“, ha aggiunto Di Sabatino. “Oggi avrei anche voluto spennellare le strisce blu che hanno invaso la città, ma non vorrei prendermi una denuncia“.