PINETO – Il Partito Democratico di Pineto risponde ai coordinatori locali di Fratelli sull’inizio dei lavori e sull’annuncio di un terzo lotto di scogliere emerse.
“La narrazione del circolo di Fratelli d’Italia – dichiarano gli esponenti del locale circolo PD – è palesemente viziata da ambizioni legate alla campagna elettorale, il tutto a discapito dei reali interessi del territorio. Difatti i progetti relativi al primo e secondo lotto di barriere sommerse e per cui sono partiti i lavori sono gli stessi che il Consiglio Comunale di Pineto, all’unanimità nel settembre 2021, decise di approvare e trasmettere alla Regione Abruzzo per il completamento delle fasi esecutive e per le successive procedere di appalto. Per tutta questa importante fase che ha portato solo oggi alla realizzazione di barriere soffolte nella zona nord di Villa Ardente, sebbene siano passati oltre due anni da quella data, esprimiamo profonda soddisfazione perché è stata portata avanti all’epoca con una fondamentale azione di dialogo ed ascolto di tutte le parti sociali e politiche interessate alla risoluzione della problematica.
Un progetto che dopo attenti, pazienti e meditati confronti con il territorio e con le associazioni locali, si è dotato di tutti gli studi tecnici e le autorizzazioni assolutamente in linea con il piano regionale di difesa della costa.
Oggi, invece, il locale circolo di Fratelli d’Italia “canta vittoria” per l’avvio di un intervento per cui gli esponenti territoriali di quel partito non hanno avuto alcuna parte attiva in Consiglio Comunale, annunciando addirittura l’inizio di un terzo lotto (barriere emerse a 100 metri dalla riva dall’area di via Piemonte fino a via Sardegna, soluzione totalmente difforme rispetto il percorso avviato) non avendone mai condiviso alcuna idea progettuale con i portatori di interesse del territorio e per il quale, addirittura, si è deciso di escludere la procedura di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale.
Il progetto annunciato per il terzo lotto infatti, oltre a preoccupare le rappresentanze locali di balneatori ed albergatori, è totalmente difforme rispetto le indicazioni del Piano di Difesa della Costa adottato dal Consiglio Regionale e, casualmente, recentemente modificato per l’area di intervento con una insolita Delibera di Giunta e non di Consiglio.
Riteniamo inoltre sbagliata, per questo terzo lotto, la scelta di escluderne la procedura di assoggettabilità a VIA nonostante la fase di progettazione preliminare abbia chiaramente evidenziato tra i vari effetti il probabile arretramento di 18 metri della linea di costa, nella fascia dei 200 metri a nord del Torrente Calvano, con il rischio di arrecare un indubbio danno alle strutture turistiche qui insistenti e concrete possibilità di fare estendere gli effetti erosivi in zone attualmente non a rischio come il centro di Pineto e l’area marina protetta Torre del Cerrano.
Alla luce di quanto sopra chiediamo, pertanto, proprio al fine di proteggere la spiaggia pinetese, di sottoporre la procedura relativa al terzo lotto a tutti i necessari approfondimenti e di non utilizzare un argomento così delicato per esclusivi fini propagandistici”.