TERAMO – Ovviamente non è tempo per stilare classifiche di merito nel Città di Teramo, ma un minimo di consuntivo appare doveroso: siamo dinanzi a quel che sembra essere stato un ottimo lavoro svolto dalla società e dai dirigenti, dal mister e dalla rosa, nessuno escluso.
Poi ci sono le convinzioni personali, quelle che possono anche valere poco o nulla ma per le quali, noi di ekuonews e di Non E’ Supergol, ci siamo esposti anzitempo, spendendo spesso una parola in più per Diego Negro e per Nouhan Tourè (17 reti tra campionato e Coppa Italia – ndr -): tra i due, un clap in più lo riserviamo al portierino.
E’ un Under, quasi un “super under“, essendo nato nato il 28 giugno del 2005! Ricopre un ruolo delicato, il più delicato in una squadra di calcio. A luglio, prima ancora dell’ufficializzazione del suo arrivo (purtroppo solo in prestito, dalla Virtus Francavilla – ndr -) scrivevamo che “…se sbarcherà a Teramo e non tradirà le attese, Diego Negro equivarrà ad una grandiosa operazione di mercato“, ed il perché è presto spiegato. Vantare uno dei tre under obbligatori nell’undici iniziale, ma in porta, ha indirizzato sia le operazioni successive sia il lavoro del mister che, rispetto agli avversari, ha spessissimo il vantaggio di poter contare su un over in più in altre zone.
Al suo arrivo in città, dichiarò: «Da piccolino venivo impiegato come difensore, poi il passaggio in porta mi ha subito appassionato ed è un ruolo che non ho più lasciato. Come fonte d’ispirazione mi piace Ederson del City, perché secondo me un portiere moderno dovrebbe intervenire in maniera pulita, effettuando la scelta più semplice indipendentemente dal gesto tecnico e sapendo anche trattare educatamente la palla con i piedi. Sono venuto a conoscenza della trattativa con il Teramo due settimane fa: davanti avevo alternative anche di categoria superiore, ma qui c’è un bel progetto societario, di cui tutti mi hanno parlato molto bene e per questo ci tenevo a farne parte. Sarà la mia prima esperienza fuori regione, lontano dagli affetti famigliari e per questo so perfettamente che mi attenderanno tanti sacrifici che, comunque, fanno parte della carriera di uno sportivo e che andranno affrontati in maniera positiva. I due campionati in Primavera mi hanno inculcato la rilevanza della costruzione di un gruppo valido, come elemento chiave al di sopra di ogni individualità. Spero che l’esperienza a Teramo, in una piazza di grande tradizione e importanza, possa facilitare il mio processo di crescita e che le mie prestazioni possano convincere club e tifoseria nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi prefissati»
Oggi vogliamo rischiare un pronostico, dopo averlo semplicemente auspicato: se Diego Negro manterrà l’umiltà e la serietà professionale che ha saputo preservare con la maglia biancorossa, svilupperà una carriera importante. E poi quel rigore parato a Zanon con tutto ciò che ne è seguito… Negro, Tourè e il derby, la storia li ha accomunati ed i tifosi hanno aperto l’uscio biancorosso, nella Casa del Regno.