TERAMO – Si è svolta ieri, 28 dicembre, l’iniziativa “Natale in carcere 2023”, organizzata dal Partito Radicale con in prima linea il consigliere generale Ariberto Grifoni. Una delegazione di rappresentanti delle Istituzioni e della società civile, tra cui la Consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri, si è recata presso la casa circondariale di Castrogno di Teramo per far visita a tutta la comunità carceraria operante nella struttura.
“Sono sempre stata attenta e sensibile – afferma la Consigliera di Parità Monica Brandiferri – alle problematiche relative alla casa circondariale di Teramo, anche in considerazione del fatto che la normativa di riferimento attribuisce alla Consigliera di Parità la facoltà di intraprendere ‘ogni utile iniziativa ai fini del rispetto del principio di non discriminazione e della promozione di pari opportunità per lavoratori e lavoratrici’ e di reprimere ogni forma di discriminazione nei luoghi di lavoro. A tal fine il 24 febbraio scorso ho inviato al Ministro della Giustizia in carica e al Prefetto di Teramo una lettera in cui chiedevo interventi diretti e che tenessero conto anche della funzione rieducativa e del diritto dei lavoratori e delle lavoratrici di poter svolgere l’attività lavorativa nel pieno rispetto dei principi di dignità umana. Due erano e sono tuttora i problemi più gravi segnalati dagli agenti di polizia penitenziaria del carcere di Castrogno: essere costretti a lavorare in una struttura sovraffollata atteso che i detenuti ospitati all’interno del carcere attualmente sono 398 a fronte di una capienza a norma di 255, con notevoli rischi per la sicurezza dei lavoratori acuiti anche dal verificarsi di casi di violenza all’interno del carcere; operare in una condizione di sotto organico in quanto gli agenti sono 167, notevolmente inferiori rispetto al numero stabilito dalla corrente pianta organica.
“Natale in carcere 2023 ha rappresentato un momento di condivisione che mi ha segnato profondamente, ma anche una importante occasione per toccare con mano le criticità e i problemi del penitenziario teramano che, nonostante le tante sollecitazioni, sono lontani dall’essere risolti. Ho avuto modo di parlare con detenuti e detenute che chiedono solo di essere messi nelle condizioni di completare nel migliore dei modi il percorso rieducativo per poi potersi reinserire nella società e avere la possibilità di trovare un lavoro dopo aver espiato la pena. A tal fine ritengo fondamentale dare loro l’opportunità di poter contare su un’occupazione quando riacquistano la libertà, in modo tale da fornire un deterrente per evitare di commettere ulteriori reati”, conclude Brandiferri.