Gli atteggiamenti ostruzionistici e propagandistici vanno solo ad inquinare un lavoro, durato quasi tre anni, misurato sulle esigenze del territorio abruzzese.

“È stato svolto – dichiara la consigliera regionale – un gran lavoro sinergico tra il Dipartimento dell’Assessorato alla Sanità, le ASL e le parti interessate con la struttura regionale con l’obiettivo di creare una rete a garanzia massima dei servizi sull’intero territorio della Regione”.
“Il consigliere regionale Pepe, continua Cardinali, quando rilascia dichiarazioni, non ricorda le proteste che hanno animato l’intera provincia di Teramo quando la precedente Giunta, di cui egli faceva parte, voleva realizzare l’ospedale unico provinciale. Un progetto per fortuna archiviato dall’attuale Giunta regionale con la volontà di preservare, oltre all’ospedale del capoluogo, gli altri ospedali teramani, scongiurandone la chiusura. Ma veniamo al piano di reingegnerizzazione della rete ospedaliera, che tiene conto dei parametri disposti dal Decreto ministeriale 70 e della morfologia del territorio: Nessuna penalizzazione è stata fatta.”
“Rispetto al Dca 79 del 2016 l’attuale piano di reingegnerizzazione della rete ospedaliera dispone di un aumento dei posti letto per la ASL di Teramo sia per acuti sia post acuti (cioè riabilitazione e lungodegenza). Ad esempio, nel precedente piano il totale dei posti letto per acuti era 883, ora 952”.
“Non sappiamo dove Pepe abbia reperito le informazioni sul piano in questione, ma sono decisamente inesatte e non veritiere. Non c’è alcun declassamento della Nefrologia che resta UOC, con tre UOS, sempre a Teramo oltre che ad Atri e Giulianova, come in passato. Non c’è alcun declassamento, per le Malattie infettive che è e resta UOSD. Non c’è alcun declassamento, della Medicina nucleare che oggi è UOSD e rimarrà tale”.
“A margine è appena il caso di ribadire che non è vero, come sostiene il collega Pepe, che le UOS e UOSD non hanno autonomia gestionale: ognuna ha un proprio budget e autonomia come prevede la legge. Hanno personale medico, infermieristico e amministrativo. Il nuovo Piano, peraltro, prevede anche un aumento di unità operative, al contrario di quello che il consigliere Pepe afferma. Infatti, l’ospedale di Teramo, cioè l’ospedale Hub, ha avuto 3 UOC in più rispetto al Dca 79 (Neurochirurgia, radiologia interventistica e fisica sanitaria). Soprattutto riguardo alle prime due, quanto disposto dal Piano ha una doppia valenza: da una parte sono indispensabili perché l’ospedale di Teramo possa ambire a diventare Dea di II livello; dall’altra rappresentano un presidio importante per la cura dei teramani”.
“Con l’aumento di UOSD e UOS (in totale sono diventati 80 rispetto ai 52 del 2016) di particolare rilievo è l’attribuzione di una UOS di Terapia intensiva Neonatale. E non sono fondati i dubbi che la nostra Tin non sia in rete con le altre Tin della Regione Abruzzo: è ribadito a chiare lettere a pagina 29 del Piano. Anche l’istituzione della Tin ci rende idonei alla candidatura per un Dea di II livello. Bisogna smetterla di diffondere notizie non veritiere e di smetterla di sostenere che la Asl di Teramo non avrà la Tin”.
“Per quanto concerne l’Oculistica di Atri, è previsto che negli atti aziendali le singole Asl possano apportare delle modifiche a quanto stabilito dal Piano e più volte la Asl ha ribadito che c’è l’intenzione di confermare una UOSD”.
“Ricordo al consigliere Pepe per ciò che concerne la problematica delle liste di attesa, da lui evidenziata, il problema è reale – afferma la consigliera – ma è di interesse non solo locale, bensì dell’intero territorio nazionale e internazionale. La Asl di Teramo lo sta affrontando con appositi piani, sostenuti con il contributo della Regione, che hanno già dato effetti positivi nella riduzione delle attese per un cospicuo numero di esami. Sull’affollamento del Pronto Soccorso, invece, riconoscendone la problematica poiché non ci si nasconde dietro ad un dito, occorre sapere che, purtroppo, c’è un’indiscussa e grave carenza di medici specializzati nella branca dell’emergenza e urgenza a livello nazionale”.
“Infine – conclude Cardinali – rivolgo un invito all’opposizione: comprendo che la campagna elettorale incalza, ma da qui a sostenere, con un eufemismo, forti imprecisioni per indurre timori e disorientamento nella popolazione è eticamente inaccettabile”.