TERAMO – “L’obiettivo comune è quello di promuovere una mobilità sostenibile propriamente detta, soprattutto rivolta alle persone più fragili. Siamo in assenza, invece, di uno strumento di programmazione obbligatorio che si chiama piano di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA). Chiediamo che sia garantito il raggiungimento del massimo grado di mobilità nell’ambiente urbano per tutti, secondo criteri di pianificazione, di prevenzione e di buona progettazione”. Così il Consigliere regionale di FdI Marco Cipolletti, replicando alle dichiarazioni dell’Assessore del Comune di Teramo Antonio Filipponi. “Abbiamo mostrato le carenze di alcuni percorsi per ipovedenti [percorsi tattili] nel centro cittadino – continua il Consigliere – e siamo preoccupati che tali ed altri ostacoli alla mobilità sostenibile non siano stati tenuti in debita considerazione nel PUMS. Abbiamo, inoltre, l’impressione che l’assessore Filipponi faccia orecchie da mercante”.
“A mezzo stampa e con una PEC del 16 novembre 2023 abbiamo segnalato la necessità di coordinare le previsioni per la mobilità sostenibile con le associazioni di settore ovvero con il disability manager, proprio perché il Comune non si è in precedenza dotato né di linee guida nè tantomeno di uno strumento di programmazione specifico come il PEBA: fino a questo momento, non abbiamo ottenuto alcuna risposta. Abbiamo chiesto, ancora, se le prescrizioni formulate dal Disability Manager siano confluite in un censimento delle barriere architettoniche presenti nel territorio urbano e domandiamo se questo eventuale censimento sia stato redatto dopo un percorso partecipato aperto ai privati cittadini e associazioni, riguardante non solo gli edifici comunali ma tutti gli spazi pubblici. La domanda è semplice ma, considerata la sconsolante melina che l’Assessore continua a proporci forse occorre una figura più qualificata per ottenere delle risposte. Rivolgiamo, allora, la stessa domanda al Sindaco: le scelte operate nel PUMS sono state coordinate con le esigenze dei cittadini più fragili ed in particolare con il Disability Manager?”, conclude Cipolletti.