TERAMO – Passaggio della bozza del Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) in II Commissione “urbanistica e pianificazione – lavori pubblici -traffico e trasporti”, prima di recepire le osservazioni di cittadini e associazioni (entro i prossimi 30 giorni circa) e sottoporlo all’approvazione del Consiglio comunale di Teramo. Ma la proposta suscita reazioni nelle opposizioni, dopo quelle dei commercianti registrate nei giorni scorsi, nelle necessità della sua funzione e nel cronoprogramma dibattimentale. In particolare il Consigliere Berardo Rabbuffo, che già nel giorno della presentazione del Piano alla cittadinanza aveva fatto osservare come sarebbe stato più opportuno fare prima incontri con Commissione e cittadini per la “fase partecipativa di revisione prevista dalla legge istitutiva dei Piani e solo successivamente procedere all’approvazione di uno strumento che all’80% poteva andare bene”, ha detto Rabbuffo nel corso del suo intervento, soffermandosi anche su come il Pums non sia obbligatorio per Teramo, né “di fondamentale importanza, perché Teramo non ha più di 100.000 abitanti come prevede la norma e non ha un forte inquinamento in centro storico, tanto da determinarne la chiusura con la realizzazione di mega Ztl”.
“Piuttosto Teramo avrebbe bisogno di autobus e di parcheggi – aggiunge Rabbuffo chiedendo la revisione del piano -. Rifacciamo questo piano e io sono pronto a votarlo in Consiglio, diversamente attiveremo forme di protesta e ostruzionismo”.
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