TERAMO – Gratificata dalla presenza di oltre quattromila visitatori, cala il sipario sulla più grande Rassegna culturale itinerante mai organizzata sui Monti della Laga per estensione territoriale e durata temporale, ideata per promuovere i 54 piccoli borghi rurali disegnati ad arte dei maestri scalpellini del passato, gran parte dei quali ricadenti all’interno degli incantevoli scenari naturali offerti dal Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, aperti per la prima volta all’accoglienza e all’ospitalità. Intorno a questa destinazione turistica è stato proposto un calendario che ha previsto 36 inediti eventi giornalieri, che hanno portato una decisa ventata di novità e di fermento tra le popolazioni residenti in forma stabile o saltuaria, interessando nel periodo compreso tra maggio e inizio novembre, i territori dei comuni di Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Rocca Santa Maria, Teramo, Torricella Sicura e Valle Castellana.
Questi i risultati della seconda edizione del “Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga”, la nota manifestazione promossa dai citati Enti di prossimità e da “FederTrek Escursionismo e Ambiente”, in collaborazione con il Consorzio BIM di Teramo, l’Archivio di Stato di Teramo e il “Coordinamento Territoriale delle Comunità della Laga”, presentanti oggi in conferenza stampa dal responsabile del progetto Roberto Gualandri, insieme ai sindaci di Teramo Gianguido D’Alberto con l’assessore Antonio Filipponi, di Cortino Marco Tiberii insieme alla consigliera comunale Virginia Di Matteo, dal presidente del Bim Marco Di Nicola, dai referenti locali del progetto Nadia Ragonici (Teramo), Francesca Pomanti (Torricella Sicura), Domenico Cornacchia (Valle Castellana), Annarita Di Domenico (Cortino).
“Un’esperienza – spiegano gli organizzatori – che ha rappresentato certamente una delle azioni più concrete ed incisive di rilancio turistico nell’ambito dei nuovi percorsi di condivisione intrapresi sul territorio nel periodo del post-sisma, sull’esempio dei ‘Patti Educativi di Comunità’. L’esempio di amministrazione partecipata, ispirato dal principio costituzionale di sussidiarietà, sembra essere la giusta traiettoria attraverso la quale istituzioni, associazioni, cittadini, centri di produzione culturale, istituti scolastici e attività compatibili, possono provvedere in via primaria alla cura dei bisogni collettivi e delle attività di interesse generale, contribuendo alla rigenerazione di beni e spazi pubblici altrimenti abbandonati al degrado”.
Punto di forza del Festival è stato infatti proprio il coinvolgimento diretto delle Comunità residenti che, raccogliendo con grande entusiasmo l’invito degli organizzatori, si sono attivate spontaneamente a carattere di puro volontariato sorprendendo i visitatori occasionali con straordinari esempi di “cittadinanza attiva” come il recupero degli spazi abbandonati (fontanili, antiche mulattiere, fondaci, staccionate, radure, abituali luoghi di ritrovo), o con l’esecuzione di importanti opere di abbellimento delle varie frazioni, ma soprattutto riaccendendo le “emozioni dell’anima” vale a dire, quelle capacità interiori che permettono di tornare ad apprezzare il valore e l’intensità delle relazioni umane espresse in questi luoghi montani. Il risultato è stato quello di allestire ideali palcoscenici paesaggistici per delle originali rappresentazioni e rievocazioni di ispirazione tradizionale, raccontati secondo la specifica vocazione di ciascun insediamento rurale, attraverso forme esperienziali capaci di rimarcare il diverso modo di abitare di questi territori montani.
Altro importante contributo alla riuscita della Rassegna, ora attenzionata anche dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali, del Ministero della Cultura, è stato inoltre garantito dalla partecipazione di ben 64 aziende agricole locali coinvolte con le loro produzioni artigianali di eccellenza rispettose dell’ambiente e dell’agro-biodiversità, le quali si sono contraddistinte con degli apprezzati “spazi di degustazione” che hanno saputo esaltare i profumi e i sapori dei deliziosi prodotti tipici.
Il successo del Festival, andato ben oltre le aspettative, ha spinto gli organizzatori ad invitare tutte le Comunità dei Monti della Laga che hanno contribuito alla riuscita della Rassegna, al Parco della Scienza di Teramo, alle ore 15 di sabato 11 novembre.