ROMA – “L’autostrada A14 Bologna-Taranto continua ad essere un eterno pericoloso cantiere, soprattutto nella tratta tra Abruzzo e Marche. Anche perché al lavoro non si vedono mai né operai né macchinari. E allora il dubbio legittimo è che nemmeno il ministro Salvini conosca i tempi necessari per ultimare gli interventi iniziati ormai dieci anni fa”.

Così Giulio Sottanelli, deputato abruzzese di Azione, replicando nel corso del question time alla risposta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, alla sua interrogazione sullo stato dell’arte delle opere di ammodernamento dell’autostrada A14. “Tutto è fermo da quasi dieci anni – ha aggiunto Sottanelli – con gravi disagi per gli automobilisti, elevata frequenza di incidenti, alcuni dei quali purtroppo anche mortali, code insopportabili, danno d’immagine e perdita di competitività e attrattività per l’Abruzzo, già penalizzato dall’assenza dell’Alta velocità ferroviaria e del ridimensionamento dell’aeroporto di Pescara. Altro che pagare il pedaggio alla società autostrade, dovrebbe essere semmai il contrario. Il ministro Salvini conosce bene il problema, tanto da aver tenuto a febbraio un tavolo tecnico insieme ad Aspi e ai due presidenti di Regione. Ma intanto nulla è cambiato e nulla cambia, non vorrei perciò che anche al ministro non venga detta la verità. Una cosa però è certa: i cittadini abruzzesi sono stanchi dei disagi. Vogliono sapere quanto ancora dovranno sopportare le interruzioni, se c’è un cronoprogramma per la realizzazione di un’eventuale terza corsia e chiedono la garanzia di una circolazione stabile e sicura. Ma basta parole, servono fatti e risposte immediati – ha concluso Sottanelli – perché di tempo se ne è perso già troppo”.