PESCARA – “E’ il 1° Gennaio 2025 il termine entro il quale i tribunali non provinciali di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano dovrebbero chiudere, nonostante l’importanza che rivestono nel tessuto connettivo sociale dell’Area territoriale di riferimento, per la quale costituiscono presidio di Giustizia e di Sicurezza. Un ruolo fondamentale è quello, che rivestono i suddetti tribunali per tutta la Regione che vedrebbe non solo importanti territori provati del servizio giurisdizionale finora accordato e del presidio di sicurezza ad esso connesso ma un conseguente affollamento degli unici Tribunali Provinciali che rimarrebbero”. Così una nota della FP CGIL Abruzzo Molise, con i rappresentanti territoriali del sindacato.

“Con la soppressione dei tribunali si avrebbe una Giustizia sempre più distante dal cittadino. A tutto ciò, purtroppo, si aggiunge una difficoltà a garantire il servizio fino a detta data. Nonostante la norma consenta di poter assegnare personale giudiziario nei tribunali in soppressione – continua la nota – a causa di interpretazioni diverse sulla stessa, assistiamo ad autorizzazioni alla mobilità in alcuni tribunali, come quello di Avezzano, negati. Non è possibile continuare così, occorre garantire il funzionamento dei suddetti tribunali e, contestualmente rilanciare un’azione che impegni la politica la loro mantenimento sine die”.

“Per questo la FP Cgil ha fatto richiesta, a tutti i soggetti operanti all’interno dei tribunali (Presidente Corte d’Appello, Procuratori, Presidenti Tribunali, Presidenza degli Ordini degli avvocati), di un incontro al fine di addivenire ad una soluzione che vada nel senso di assicurare il personale ai Tribunali non provinciali e discutere sulle possibili azioni da intraprendere al fine di sollecitare la politica ad una soluzione definitiva sulla permanenza di quest’ultimi”, conclude la nota del sindacato.