Riceviamo e pubblichiamo
TERAMO – Dopo aver inoltrato regolare richiesta di permesso alla Questura e al Comune di Teramo, per effettuare un’Assemblea Pubblica il giorno 28 ottobre presso Piazza Orsini, luogo scelto non a caso in quanto importante simbolo di Teramanità, in data 23 ottobre la Questura di Teramo ha notificato un provvedimento di rigetto che, sebbene apparentemente corretto nella forma, risulta essere clamorosamente smentito da circostanze oggettive.
Nel diniego si fa riferimento ad un precedente corteo in cui sarebbero “stati accesi numerosi fumogeni ed esplosi alcuni petardi anche di grande potenza”, riscontro che, ove confermato, nulla attiene in relazione alla nostra richiesta. Addirittura, si continua affermando, che tale luogo non sia idoneo per la nostra finalità, in quanto nelle ore e nel giorno indicati sarebbe “frequentato da famiglie e da bambini piccoli”, omettendo di considerare che proprio ai più piccoli, alle famiglie, alla gente comune e a tutta la cittadinanza è rivolto il nostro sguardo. Non possiamo assolutamente accettare una simile condizione che tenta, invano, di nascondere le reali motivazioni del diniego, che attenta alla libertà di espressione e di parola e che non può limitare ed ostacolare le ragioni del dissenso di un’intera città.
Come se non bastasse, si raggiunge il paradosso sull’affermazione che indica il luogo da noi proposto essere a ridosso dell’attività commerciale di proprietà del gestore dello stadio Bonolis: ciò non può ostare lo svolgimento di un’assemblea pubblica e ribadiamo il concetto che l’interesse privato non deve essere anteposto all’interesse pubblico.
La città di Teramo non è ostaggio di nessuno, tantomeno di chi dovrebbe far rispettare le leggi e non creare sistematicamente tensioni. Noi non stiamo! Non è più tollerabile un simile atteggiamento che ci riporta al Medioevo, epoca in cui il Padrone obbligava ed i Sudditi obbedivano.
Da parecchio tempo stiamo assistendo ad una crescente “militarizzazione” del Centro Storico, ad un’inaudita nonché eccessiva forma di repressione e a provvedimenti, non ultimo questo, che tentano di dipingere la nostra meravigliosa Teramo per quello che non è! – Vecchi Diavoli –