CORROPOLI – Sabato 21 ottobre 2023, alle ore 9.30, le Segreterie provinciali Fim Cisl e Fiom Cgil di Teramo, unitamente alla RSU, indicono una manifestazione a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori della Johnson Controls, la multinazionale americana che ha dichiarato di voler procedere al licenziamento di 60 persone e alla delocalizzazione della produzione. “Una scelta che abbiamo sempre dichiarato illogica, oltre che inaccettabile, perché solo legata al profitto e non a problemi tecnologici o di mercato – si  legge nella  nota sindacale -. Dopo il tavolo regionale, in cui la multinazionale ha confermato la posizione, siamo in attesa della convocazione al tavolo ministeriale e il tempo per far tornare indietro la multinazionale è davvero poco, c’è la necessità di far sentire forte l’indignazione di un territorio, la Val Vibrata, che ha già pagato troppo in termini di posti di lavoro (solo negli ultimi due anni, nel settore metalmeccanico, contiamo più di 200 posti di lavoro persi), e di una provincia che non può permettersi più di impoverire il proprio tessuto industriale, già provato da diverse vertenze”.

“La scellerata decisione della multinazionale riteniamo debba ricondursi anche a quello che le Organizzazioni sindacali lamentano da troppo, tanto tempo: la totale mancanza di politiche industriali, sia da parte dell’azienda sia da parte dei governi che si sono succeduti in questi anni. Questo è quello che ora scontiamo: una multinazionale che ha deciso di de localizzare la produzione mettendo in ginocchio 60 famiglia e un territorio, al solo scopo di aumentare i propri profitti, già alti, e una politica che non ha strumenti legislativi per fermare questa emorragia, fatta di aziende e posti di lavoro persi”, conclude la nota dei sindacati.

Il raduno della manifestazione è alle ore 9.30 presso la rotonda sita tra Mondo Convenienza e Pittarello, nella zona commerciale Val Vibrata e si procederà in corteo fino alle vicinanze del casello autostradale, dove sono previsti interventi da parte di lavoratrici, lavoratori e sindacalisti.